12 GIORNI A NATALE (T. ASHLEY)

il
16 ottobre 2018
Buongiorno, dopo alcune letture non troppo entusiasmanti, mi sono imbattuta in un romanzo che davvero vale la pena di leggere anche se un po’ fuori stagione.
Devo confessare che questa lettura attendeva da tempo nel mio ebook e, visto il titolo, volevo leggerlo in prossimità del Natale, ma la curiosità ha avuto la meglio, quindi eccomi qui.

12 GIORNI A NATALE
TRISHA ASHLEY
Data pubblicazione: 16.11.2015 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale:Twelve Dayd Of Christmas Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Il Natale è sempre un momento triste per Holly Brown, che da poco ha perso l’amore della sua vita, così, quando le chiedono di andare a lavorare in una casa isolata nella brughiera del Lancashire, accetta di buon grado per sopravvivere a quei giorni in cui tutti sono felici. Jude Martland è uno scultore, e non intende festeggiare il Natale dopo che suo fratello è scappato proprio con la sua fidanzata. È deciso a evitare la casa di famiglia, anche se gli sarà impossibile non tornare per l’occasione in cui si riuniscono al completo. Quando Jude si presenta all’improvviso, la vigilia di Natale, è tutt’altro che felice di scoprire che Holly si sta occupando di organizzare il party a cui sperava di sottrarsi. Ma quando, senza preavviso, una tempesta di neve ricopre tutto il villaggio, Holly e Jude si rendono conto che forse i loro desideri stanno per essere esauditi. E che le odiate feste potrebbero trasformarsi in qualcosa di molto interessante…
Non sono rimasta per niente delusa, la trama, seppur piuttosto lunga, è sempre molto accattivante, avvincente e ricchissima di dettagli e colpi di scena, mai banale o scontata.
Siamo nella contea di Lancashire, nel nord ovest dell’Inghilterra, in una zona isolata e piuttosto impervia. La narrazione si svolge nel periodo delle festività natalizie, infatti mancano pochi giorni prima al Natale e la zona è nel pieno di una tempesta di neve.
Holly, giovane vedova piange da ben otto anni il marito tanto amato, nel periodo estivo è una eccellente cuoca mentre nel periodo invernale diventa una house-sitter. Il Natale, da lei non festeggiato, è il periodo che le ricorda l’infanzia con i nonni di radicata fede battista, il suo compleanno, oltre al morte del marito avvenuto proprio in prossimità delle feste.
Quest’anno si aggiunge anche la perdita, molto dolorosa, dell’amata nonna a rendere ancora più complicato un periodo già doloroso.
Mi sono accorta d’improvviso, con una fitta di dolore, che da quando sono arrivata a Old Place non ho più provato la consolazione di sentirlo camminare accanto a me. Credo che ne sia andato davvero stavolta, lasciandomi completamente sola.
A nulla servono le insistenze di Laura, amica adorata, di trascorrere le feste in famiglia, Holly decide di accettare un incarico in un villaggio sperduto per prendersi cura di un cane e un cavallo il cui proprietario è in America.
Holly parte per la sua destinazione convinta di vivere il periodo delle feste nel silenzio, curando gli animali e pulendo la casa, dedicando il tempo a leggere il diario della nonna, ma non sa quanto si sbaglia.
Come dicevo all’inizio, complice una tempesta di neve, che sembra non voler dare segno di fermarsi, un impianto difettoso, strade impraticabili, un piccolo incidente domestico, un navigatore satellitare poco affidabile, la grande casa ben presto si riempirà di persone costrette a trascorrere il Natale insieme. Che strano crescendo a Manchester, avevo un’idea della campagna come luogo silenzioso, invece, a suo modo è rumorosa quanto la città: volpi e ricci che si fanno sentire, belati e muggiti, il canto degli uccelli, corvi che gracchiano, il rombo dei trattori.. una cacofonia disseminata di momenti di grande silenzio.
Ebbene sì, nella casa si troveranno, oltre a Holly, la piccola nipotina del padrone di casa, tre vecchi zii, il fratello Guy e Coco, la fidanzata aspirante modella, anoressica e indisponente come una bambina di cinque anni e, pezzo forte, un attore che ha perso la strada e non riesce a raggiungere gli amici per Natale. Ma il grande momento è l’arrivo imprevisto di Jude, il padrone di casa, famoso scultore, uomo indisponente quanto affascinante che sembra un grizzly nell’aspetto ma anche nei modi.
Dire che era grosso era come sostenere che i grizzly sono orsi di modeste dimensioni, dato che non solo era altissimo, ma aveva anche due spalle enormi. Un paio di occhi profondi e cerchiati di rosso risaltavano su un viso che solo le parole “cupo” e minaccioso potevano descrivere.
Loro malgrado, trascorreranno le feste rispettando le tradizioni, gustando i manicaretti di Holly, giocando e divertendosi ma anche alimentando battibecchi e antipatie piuttosto evidenti.
Jude e Holly sono accumunati da una prestanza fisica di tutto rispetto oltre che un grave lutto che ha segnato profondamente entrambi, si stimano ma non riescono a fare a meno di litigare, di scontrarsi. Lei attira molte attenzioni maschili, lui è geloso, insomma i presupposti per il grande amore ci sono, ma qualcosa di molto importante sembra frapporsi. Non aggiungo altro per non fare spoiler, ma devo dire non è il solito romanzo natalizio né tantomeno una storia puramente erotica, quanto più uno spaccato di vita vissuta in cui il passato viene finalmente chiarito, perdonato e sepolto.
E mentre io digerivo le implicazioni di quest’ultima rivelazione, ha proseguito dicendo che il mio arrivo aveva segnato una fine e un nuovo inizio, proprio come i Revel simboleggiano la conclusione del vecchio anno e l’inizio del nuovo.

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