GONE (T. PAXIA)

il
11 settembre 2018
Buongiorno ho letto in anteprima con grandissima gioia l’ultimo libro di Tania Paxia, edito da Newton, in uscita oggi. Si tratta di “Gone”, il seguito di “Left” e “Lost” (qui le recensioni), ritroviamo quindi Frankie e Jayden che, vi dico subito nemmeno qui troveranno ancora il loro lieto fine. Ma andiamo con ordine...

GONE. UN BACIO è TROPPO POCO
TANIA PAXIA
Data pubblicazione: 11.09.2018 Editore: Newton Compton Editori  Serie: serie Liar Liar (#3) Finale: Cliffhanger -Genere: Music Romance
Trama: Franklyn Reeves (detta Frankie) dopo aver trovato suo padre, lascia New York con la delusione nel cuore. La scoperta della sua identità, infatti, riporta in superficie le tante, troppe, bugie raccontate da sua madre e da suo nonno, allo scopo di non farla soffrire. Nascondendole la verità per anni, hanno distrutto i suoi sogni. L’unica cosa che vuole adesso è allontanarsi da tutti, anche da Jayden, seppure lui abbia soltanto la colpa di aver mantenuto un segreto non suo. Il loro è un amore appena nato, ma già destinato a doversi confrontare con una serie di ostacoli: Frankie si trasferisce in un’altra città per provare ad alleviare il senso di smarrimento, dimenticarsi della musica e delle sue chitarre, e inizia a lavorare come cameriera; Jayden vive in Connecticut, ad Hartford, la sua città natale, per stare accanto alla sua famiglia in un momento molto delicato. L’unico modo che ha Jay per comunicare con Frankie è tramite i messaggi in segreteria. Il loro rapporto viene messo a dura prova anche da un vecchio amore di Jayden, Bianca, mentre Frankie è alle prese con un collega di lavoro, Mason, aspirante chitarrista che ha problemi con le esibizioni in pubblico. La distanza, le incomprensioni, i malintesi fanno sì che il loro legame si faccia sempre più sottile e precario, fin quando entrambi hanno il bisogno di un contatto, di sentirsi vicini per non perdersi, anche se lontani. Jay non ha idea di dove sia Frankie e farà di tutto per trovarla. Lei invece vorrebbe raggiungerlo. Le cose, però, non sempre vanno secondo i nostri piani…
Frankie è fuggita da New York dopo aver scoperto l’identità del padre e ha trovato rifugio a Chicago dove lavora come cameriera in una tavola calda. È alla ricerca di sé stessa, ha abbandonato la madre, la migliore amica e soprattutto Jay che le manca molto. Rifiuta persino la musica e, in particolare, le chitarre che sono, da sempre, il suo grande amore, la sua cura, la sua medicina.
In fin dei conti, una bugia è sempre una bugia. Che sia piccola o grande.
Jay è in piccola cittadina di provincia del Connecticut, a casa della madre e dei due fratelli, mentre il padre è su un letto d’ospedale in fin di vita. Jay a casa ritroverà le amicizie che aveva perso e anche il primo amore, ma soprattutto torna ad apprezzare la semplicità della vita famigliare, i saggi consigli dei fratelli, il fascino della cognata e il fastidioso intromettersi di una madre un po’ impicciona. Oltre alle visite all’ospedale si dedica alla composizione di nuove melodie, sempre pensando alla sua “Orange” che gli manca come l’aria.
Ora che avevo finito di incidere tracce su tracce, non mi restava altro da fare che aspettare di sapere l’indirizzo di Frankie per raggiungerla a Chicago al più presto, anche a costo di vederla solo per mezza giornata.
Jay e Frankie sono molto simili, entrambi molto testardi, amanti della musica, tutti e due hanno problemi non risolti con la figura paterna, generosi e attivi sui social.
Saranno proprio i social a creare non poco scompiglio nella vita dei due; ho trovato esilarante è la scena della foto di lei, nel bagno di casa sua a New York, pubblicata su Instagram che creerà non poco scompiglio nella vita di un bel po’ di persone.
Il pov alternato ci permette di capire quanto il percorso di crescita che entrambi hanno dovuto affrontare, separatamente, ha solo aumentato l’amore tra i due, lei scoprirà anche un certo intuito nello scoprire e aiutare un giovane talento; Joy, invece, riscoprirà i veri valori, quelli che contano.
“Non ho fatto in tempo ad amarti
Che sei andata
Andata
Andata via,
via da me
via da me e te.”
Devo dire che per Frankie molti nodi rimangono ancora da sciogliere, quello che è veramente accaduto alla sua nascita non viene svelato, l’unica cosa che comprende in queste pagine è che Jay e la musica sono i grandi amori della sua vita, per il resto ci sarà tempo per riordinare.
Indubbiamente i personaggi sono cresciuti, rispetto a “Left” le ambientazioni sono cambiate. L’autrice ha saputo porre l’accento sulla differenza tra la frenesia di New York e i ritmi più rilassati di Hartford (Connecticut).
Se non avessi avuto alle spalle una casa discografica così imponente avrei continuato a suonare in qualche pub o al massimo come supporter di grandi star.
Non mancano certo le tentazioni femminili per lui che è sempre bellissimo e affascinante, ma anche per lei, timida e riservata, ci sarà qualche gradita sorpresa.
Come ho anticipato il romanzo termina con un cliffanger che prospetta un nuovo inizio per tutti. Non resta che attendere, devo dire con una certa ansia, il prossimo romanzo per capire cosa ci riservano Orange e Maynard.
In affetti entrambi avevamo una forte passione per la musica, un legame speciale con la famiglia, un problema con la figura paterna ed eravamo testardi, anche se Jay lo era di più.
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