THE PLAYER (VI KEELAND)

il
18 agosto 2018
Buongiorno! Nelle scorse settimane, superato il mio blocco del lettore, ho letto finalmente un libro che era nella mia lista dal momento in cui ne fu annunciata l'acquisizione dei diritti. Sto parlando di The Player, edizione italiana dello sport romance The baller, di Vi Keeland.
Finalmente lo scorso giugno Sperling & Kupfer lo ha pubblicato e con immenso piacere oggi, a distanza di qualche settimana dall'uscita, ve ne parlo.

THE PLAYER
VI KEELAND
Data pubblicazione: 12-06-2018 Editore: Sperling & Kupfer Titolo Originale: The baller Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo
Genere: Sport romance
Trama: La prima volta che Delilah incontra il famoso quarterback Brody Easton è in uno spogliatoio maschile, al termine di una partita. È la sua prima intervista come commentatrice sportiva. Un incarico importante e conteso, per il quale sono stati presi in considerazione molti altri giornalisti uomini , ma sui quali Delilah ha avuto la meglio, dopo molta gavetta e molti sacrifici. Figlia di un famoso giocatore di football, Delilah è praticamente cresciuta in questo mondo, una mosca bianca in un universo di testosterone, sa come muoversi e non è facile metterla in un angolo. Eppure, quando Brody Easton già alla prima domanda decide di mettersi a nudo, letteralmente, lasciando cadere l'asciugamano che lo copre, lei non sa proprio che fare. A metterla in difficoltà non è tanto la statuaria bellezza, quanto l'atteggiamento provocatorio e la sfacciataggine dell'atleta che, fin da subito, inizia infatti a flirtare con lei. Ma Delilah non esce con i giocatori. O meglio, non esce con quel tipo di giocatore: di bell'aspetto, forte, arrogante, che vive di vittorie e conquiste, dentro e fuori dal campo. E Brody Easton in questo è un vero giocatore.
Delilah è una giornalista sportiva e Brody è un giocatore di football. Classico cliche del bel giocatore che conquista la ragazza di turno e che si innamora di lei perdutamente? Beh si e no.
Delilah non ha niente a che fare con una protagonista spenta e sognatrice, inconsapevolmente bella e timida. Lei è tosta, tostissima! Lavora in un ambiente prettamente maschile, non disdegna il sesso occasionale (seppur all’inizio della storia stia vivendo un momento di autoimposta castità semestrale); ha un lingua tagliente, conosce i suoi punti di forza e ha conosciuto e perso l’amore. La sua storia inizia in concomitanza dell’inizio della nuova stagione del football americano. Figlia di un ex giocatore, conosce l’ambiente come pochi altri possono fare, ma la sua carriera non è stata certo spianata dal suo buon nome, no… lei il suo nuovo ruolo lo ha conquistato con le unghie e con i denti, facendo a gomitate con i colleghi dell’altro sesso, molto più facilmente destinatari per il ruolo di reporter sportivo.
<<Non mi fido di stare da solo con te. Ho bisogno di un po’ di spazio tra noi, altrimenti la nostra amicizia potrebbe finire male>>
Brody Easton è un adone tutto muscoli e carisma? Diamine si! Spigliato? Assolutamente si. Sciupafemmine???? Ahahahahahahah oddio si, la sua fama è vasta quanto il suo nome legato ai successi sportivi! È la stella della NFL ed è candidato ad essere il miglior giocatore del super bowl, di nuovo. Voci degli spogliatoi e del gossip dicono sia un superdotato e… beh è soprannominato Subway.
Incontra Delilah negli spogliatoi dello stadio in quanto sarà lei a seguire per conto della propria emittente, la squadra durante l’intero campionato e sarà lei a intervistare tutti i giocatori, compreso lui. Una ragazza delle due ragazze presenti negli spogliatoi in mezzo a un ammasso di muscoli, testosterone e giornalisti di sesso maschile. Di certo non passa inosservata agli occhi del bel campione che fin da subito non perde tempo a fare il cascamorto con Delilah, provocandola, mettendola in imbarazzo, provandoci spudoratamente, in diretta tv mentre lei cercherà di intervistarlo nel post partita. Insomma fin da subito lascia intendere il suo modo di essere e non perde tempo a mettersi a nudo, in tutti i sensi… sia figurativamente che… fisicamente.

Con nonchalance, diede uno strattone all’angolo dell’asciugamano attorno alla vita, il quale cadde a terra.
Delilah è una donna giovane ma matura e per quanto provi a negarlo, è tremendamente attratta dal campione che sembra divertirsi a flirtare con lei mentre è mezzo nudo (o nudissimo). Se non fosse un giocatore non rimuginerebbe troppo sulla faccenda e si lascerebbe andare, ma conosce bene i campioni ed è consapevole del loro essere playboy. Brody è il re dei playboy, lei lo sa bene e per quanto attratta è determinata a non cedere, anche perché tiene troppo al suo lavoro.
Brody ha altri piani e dal primo momento ha deciso che quella bellissima e pungente donna con cui condivide una parte del lavoro, sarà sua. Sua e di nessun altro, nonostante un passato doloroso che si porta dietro da tanti anni e che porta il nome di Willow. Non è uno che si nasconde dietro un dito, non ha mai nascosto il piacere del sesso senza troppi impegni, eppure nessuno sa del suo altro lato. Quello che, ad esempio, lo porta tutti i martedì a far visita a Marlene.
Adoro lo stile della Keeland, sia quando scrive da sola, sia quando lo fa in coppia. Il suo tratto si riconosce ed è una gioia leggere lo sviluppo delle sue trame. Poi il fatto che “The Player” sia anche uno sport romance, ha reso tutto quasi perfetto.

<<Mi piace la sensazione delle tue unghie conficcate nella pelle. Mi manca il modo in cui mi graffiano la schiena quando ci sei quasi e io rallento>>.
<<Sul serio? Stai parlando di questo mentre io mi sto sforzando di evitare un attacco di panico?>>
La storia che l’autrice ci racconta, alternando le due voci narranti protagoniste, è bella qausi da mozzare il fiato e la piacevole novità di non avere a che fare con una protagonista che non dev’essere salvata dal principe azzurro, ma è una che potrebbe anche salvarsi da sola o essere lei stessa l’eroina di turno per il macho da salvare, rende la lettura di questo romanzo accattivante, instancabile… in due parole: estremamente piacevole.
The Player non è il classico sport romance, è in realtà molto più profondo e riflessivo di quello che può apparire dalla trama. Esattamente come i suoi protagonisti che una volta grattati in superficie, sono portatori sani di amore ed è impossibile non amarli, tifare per loro e con loro emozionarsi. Sicuramente un po’ di snervamento ogni tanto lo fanno venire, per certi comportamenti ingenui che però feriscono, ma non si può non perdonarli.

Brody Easton, l’uomo che era entrato nella mia vita come una tempesta, si era rivelato la mia calma. Quanta ironia c’era in tutto ciò?
È una trama completa, sviluppata a trecentosessanta gradi. C’è amore, c’è erotismo, c’è franchezza nel linguaggio, c’è dolore e ci sono le risate. Apprezzato per lo stile, ma non per la figura in sé, l’introduzione sporadica della voce narrante di Willow.
Ho apprezzato moltissimo i flashback e il racconto del passato di entrambi i protagonisti che non è stato inserito in modo violento, netto, ma al contrario è omogeneo alla narrazione presente e complementare ad essa.
Ho amato il modo schietto, arrogante, carico di doppi sensi, con cui Delilah e Brody interagiscono o semplicemente comunicano con il lettore la storia dai rispettivi punti di vista. L’autrice è egregia in questo, lo ha dimostrato anche in passato.

Fino a Brody, avevo evitato chiunque potesse farmi battere forte il cuore. Lasciar entrare chiunque non fosse Drew mi era parso un tradimento. Ma, in qualche modo, Brody si era fatto strada nel mio cuore senza che nemmeno me ne accorgessi.
Ho riso fino alle lacrime e fino alle lacrime mi sono emozionata. Vi Keeland è una delle mie autrici preferite e con questo libro ha confermato la grandezza del suo stile. Con mia grande, immensa gioia, è stata annunciata tra le ospiti del RARE di Roma per il 2019 e mi auguro che non disdica la sua presenza perché ci tengo tantissimo a incontrarla.
Tornando a The Player: leggetelo, davvero ragazze… lasciatevi conquistare dalla penna bollente e al contempo adorabile di Vi Keeland. Un’autrice in grado di emozionare e surriscaldare gli animi e l’istinto in modo naturale, mai forzato, a tratti quasi con un’eleganza di stile, in grado di mandare a k.o. le teste e i cuori.

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