[REVIEW PARTY] TROPPE VOLTE VORREI DIRTI NO (S. TOWLE)

il
2 agosto 2018
S’intitola “Troppe volte vorrei dirti no” ed è la versione italiana di Under Her, il romanzo standalone di Samantha Towle, arrivata in Italia con la serie The Storm grazie a Newton Compton.
Un libro molto diverso dalla serie music romance che ha come protagonista il fantastico Jake Wethers, ma anche qui la Towle ha dato vita a una storia e ad un uomo… incredibilmente sexy e affascinante.
Il romanzo esce oggi in formato ebook e cartaceo e sono onorata di potervene parlare in anteprima nell’ambito del review party che si sta svolgendo oggi.

TROPPE VOLTE VORREI DIRTI NO
Samantha Towle
Data pubblicazione: 02.08.2018
Editore: Newton Compton Editori
Titolo Originale: Under Her
Serie: Standalone
Genere: Contemporary romance
Trama: Sono stato abituato ad avere sempre il controllo della situazione. Fuori e dentro l’ufficio. Così quando i miei genitori hanno agito alle mie spalle, assumendo a mia insaputa un co-direttore per aiutarmi a gestire gli affari di famiglia… diciamo che non l’ho presa benissimo. Specialmente quando ho scoperto che la persona in questione è un’insopportabile conoscenza del college. Mi ha sempre giudicato un playboy viziato, ma lei non è altro che un’odiosa signorina so-tutto-io. E adesso è qui, nel mio ufficio, a insegnarmi come gestire la mia compagnia. Ho lavorato sodo per arrivare dove sono e non mi farò mettere da parte da lei perché mi giudica un donnaiolo impenitente. Devo solo riuscire a togliermi dalla testa le sue gambe mozzafiato… Ma sì, ce la faccio. E ormai ho deciso: la signorina Morgan Stickford imparerà presto che Wilder Cross è l’unico che comanda.
Wilder Cross è un sexy trentenne, figlio dei proprietari dell’Under Her, una rinomata azienda che produce lingerie. Una sorta di Victoria Secret da romanzo.
Wilder è abituato a lavorare per ottenere ciò che vuole ed è abbastanza maniaco del controllo. Non ha mai avuto una fidanzata, per lui il concetto è lontano anni luce e l’unica interazione con il sesso femminile consiste in avventure da weekend che al massimo durano qualche ora. La sua esistenza è dedita al lavoro all’Under Her e al sesso senza complicazioni; nessuna è passata tra le sue mani più di una volta e le regole con cui gestisce la sua vita sono chiare:
- Niente sesso con le colleghe o potenziali tali
- Niente sesso infrasettimanale
- Niente alcool infrasettimanale
- Niente sesso a casa sua

Ormai i suoi genitori sono prossimi alla pensione, dopo una vita passata in azienda, e lui è praticamente certo di essere il nuovo CEO. Sarebbe il percorso logico, vista la gavetta che ha fatto nonostante la sua posizione. Certo è che tutto si aspetta, tranne che i suoi adorabili genitori, abbiano in mente altro. Questo “altro” porta il nome di Morgan Stickford, una sua vecchia conoscenza dei tempi del college. Una che per anni l’ha odiato, apparentemente senza una ragione e che per il suo modo di comportarsi era chiamata dal giovane Wilder, Morgan “Scopa-in-culo” Stickford. Una “so tutto io” che l’ha sempre giudicato senza conoscerlo.

Morgan. Northwestern. Insieme. Non promette bene.

I signori Cross hanno, infatti, deciso che l’azienda, ora che loro andranno in pensione, avrà bisogno di due figure: un CEO (Wilder) e un co-CEO, Morgan per l’appunto.
La notizia, inutile dirlo non rende felice Wilder che si sente tradito dai suoi famigliari e decide di annegare il dispiacere, le preoccupazioni per questa inaspettata novità, al bar con i migliori amici di sempre: Dominic e Cooper. Migliori amici ed ex compagni di scuola.
Agli occhi di Morgan, il giovane erede dell’impero di lingerie è un playboy senza scrupoli, viziato e impunito. Per certi versi ha ragione, ma per altri proprio no… .
Morgan, è parere del bel playboy, deve andarsene ed è determinato a renderle la vita impossibile sul lavoro, affinché lei lasci il posto rendendolo unico CEO dell’azienda della sua famiglia. Se non fosse che la ragazza è profondamente cambiata, nell’aspetto per lo meno, restando se stessa. Sempre giovane, ma con più trucco, occhi castani più “buoni” rispetto al passato e più “affamati” di un tempo, capelli color miele, forme da far girare la testa al sexy ereditiere della casa di lingerie. Niente più maglioni larghi a nascondere il suo corpo… la nuova versione di Morgan è quella di una sexy donna in carriera che sconvolge Wilder, non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello mentale. Ben presto il giovane CEO dovrà fare i conti con i suoi sentimenti, le sue convinzioni in quanto a relazioni e la perspicacia della nuova attraente collega, che dopo il primo incontro non riesce a togliersi dalla testa.
«Ciao, tabula rasa. Io sono Morgan Stickford».
«Wilder Cross». Sorrido, le stringo la mano e penso che, dopotutto, averla come collega potrebbe non rivelarsi la cosa peggiore del mondo.
Morgan sa che lavorare fianco a fianco con quell’essere spocchioso e viziato di Wilder Cross significa lavorare fianco a fianco con il ragazzo che durante il college ha tanto amato e odiato. Era cotta di lui, ma lui era troppo accecato dalla sua stupidità di ventenne in tempesta ormonale per accorgersi di quanto lei fosse carina e così profondamente diversa da tutte le ragazze taglia trentasei che si portava sistematicamente a letto. Un Wilder, sfrontato e maleducato, che è stato in grado di ferirla nel profondo con le sue infelici scelte in quanto a ragazze da portarsi a letto e battutine al vetriolo per descrivere la giovane Morgan.
Insomma, lavorare spalla a spalla non sarà facile per nessuno dei due, ma i sentimenti tante volte conoscono vie che normalmente e razionalmente non si sanno e hanno il potere, la forza di incontrarsi ancor prima che i protagonisti dei suddetti sentimenti siano in grado di razionalizzarli.
Ed è quello che succede in queste pagine.
Dopo un primo disastroso incontro “conoscitivo” in cui Wilder dà il peggio di sé, suo malgrado, presentandosi con una camicia decorata da una simpatica dedica dell’ultima conquista, il rapporto con Morgan sembra proficuo, nonostante la continua tentazione reciproca che li porta sempre più vicini.
Cosa diavolo sta succedendo? Distolgo lo sguardo da lei, giro la schiena verso lo specchio e volto la testa per cercare di vedere ciò che hanno già visto tutti, e… No. Non può essere. Certo che no.
Un viaggio in Tailandia alla ricerca di un fruttuoso contratto con una piccola azienda di seta per la nuova linea di lingerie e la gelosia ormai incontrollabile di Morgan che non ne può più di veder l’uomo da cui è perdutamente attratta sempre con gli occhi altrove, sono la miccia finale, quella in grado di far scoppiare tutto. E tutto scoppia in effetti… ed è entusiasmante e profondamente divertente e via via sempre più romantico. Certo non sarà facile e i problemi non mancheranno, soprattutto quelli di fiducia e segretezza. Riusciranno i protagonisti di questa storia a superarli? Ecco questo è bene che lo scopriate da sole, quindi non lasciatevi scappare questa lettura!
Puoi provare a ignorare qualcosa, qualcuno, i tuoi stessi sentimenti. Ma non li stai ignorando davvero, stai solo fingendo. E io sono diventata bravissima a fingere.
Lo stile della Towle è a mio parere inconfondibile. Non annoia mai ed è in grado di dar forma a personaggi incredibili e che non si possono non amare. I suoi dialoghi sono allegri e pungenti, la sua parafrasi sono fatte di descrizioni precise, dettagliate ma mai pesanti dal punto di vista di chi legge il testo; il tutto, dialoghi diretti inclusi, è accompagnato da un registro linguistico fresco e colorito, pensieri della voce narrante (che sii alterna tra i due protagonisti) che mostrano tutta la loro attrazione per l’altra persona e la fragilità che li contraddistingue. Questo romanzo conferma il suo talento come autrice e, dopo la The storm series, che diciamo, è il suo cavallo di battaglia, il suo “tatuaggio”, è in grado di staccarsi e cambiare, restando pur sempre se stessa.
Certo è che le pecche non mancano. La trama, in più di un momento mi ha ricordato molto la serie Beautiful Bastard di Christina Lauren, in particolare il romanzo che dà il titolo alla serie. Un rapporto di amore e odio tra due figure forti, incredibilmente adorabili e sexy. In più scene ho rivisto tratti simili a quel romanzo e forse da questo punto di vista, personalmente avrei preferito più inventiva.
Azzero le distanze tra le nostre bocche e la bacio per la centesima volta in una notte; eppure, sembra sempre che sia la prima. Questo bacio, però, non ha niente a che vedere con il sesso. È per mostrarle cosa significa per me.
E forse solo adesso comincio a rendermi conto della profondità e ampiezza dei miei sentimenti per lei.
Un’altra pecca, molto più grande e forte, riguarda l’edizione italiana, quindi la traduzione e l’editing al testo. È stato impossibile non notare i refusi presenti e alcuni errori di traduzione, come ad esempio quando, nelle prime pagine, ci si riferisce all’Under Her come ditta e non come azienda. Ora, capisco la necessità di non ripetere continuamente il termine "azienda", ma il concetto corretto legato al sostantivo ditta è diverso da quello di azienda. Anche in inglese i due termini sono differenti: company sta per "azienda", firm per "ditta". La prima indica i beni aziendali nel complesso e che servono all’imprenditore, ditta indica la denominazione commerciale dell’imprenditore. Vero è che spesso in italiano vengono usati come sinonimi, ma ciò avviene in modo errato.
Questo è solo uno degli “errori” che ho rilevato nel testo, ma c’è anche un errore quando Morgan, riferendosi a Wilder lo definisce “gigolò casanova”, se si va ad esaminare il testo originale, si nota come questa dicitura, sia resa diversamente, con un’altra terminologia, che si potrebbe tradurre con sostantivi più adeguati. Inoltre il termine gigolò è totalmente fuori contesto poiché con questo termine si va ad intendere un uomo che sfrutta la sua bellezza e la sua sessualità per aver in cambio qualcosa da donne più anziane (in genere). Un mantenuto.
Alcune frasi man mano che leggevo inoltre, mi pareva di averle già lette poche pagine prima. Ora non so se è un errore di traduzione o meno, ma se così fosse… beh diciamo che forse da parte di Newton Compton bisognerebbe dare un nuovo sguardo alla parte di editing.
Morgan è il mio nuovo waffle. La voglio tutto il giorno, tutti i giorni, in ogni maniera possibile. E non credo che mi passerà mai.
Il voto poteva essere sicuramente un po’ più alto, ma come sapete, noi di Pieces of Paper Hearts, ci teniamo a far presente anche gli aspetti negativi di un romanzo, nel suo complesso, quindi anche alla parte della cura del testo.
Tutto ciò a parte… vi prego, leggete Troppe volte vorrei dirti no, ve ne innamorerete. Riuscirete a ridere ed emozionarvi, come solo i grandi romance contemporanei sono in grado di fare.



Scrivi il primo commento!
Posta un commento