LA RAGAZZA NELL'OMBRA (L. RILEY)

il
28 luglio 2018
Buongiorno, come sapete da tempo seguo con entusiasmo la saga “Sette sorelle” di Lucinda Riley e oggi sono qui per parlarvi del terzo libro delle saga le sette sorelle. Dopo Maya e Ally è ora la volta di Asterope, detta Star, raccontarci qualcosa di più della sua vita.

LA RAGAZZA NELL'OMBRA
LUCINDA RILEY
Data pubblicazione: gennaio 2017
Editore: Giunti Editore
Titolo Originale: The Shadow Sister
Serie: serie Sette sorelle (#3)
Finale: Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Trama: Silenziosa ed enigmatica, appassionata di letteratura e cucina, Star è la terza delle sei figlie adottive del magnate Pa’ Salt e vive da sempre nell'ombra dell'esuberante sorella CeCe. Fin da piccole le due sono inseparabili: hanno un linguaggio segreto che comprendono solo loro e hanno passato gli ultimi anni viaggiando per il mondo, guidate dallo spirito indomito di CeCe, di cui Star è abituata ad assecondare ogni desiderio. Ma adesso, a solo due settimane dalla morte del padre, CeCe decide che per entrambe è arrivato il momento di fissare un punto fermo nelle loro vite e mostra a Star il magnifico appartamento sulle rive del Tamigi che ha intenzione di comprare per loro. Per la prima volta nella sua vita, però, Star sente che qualcosa in lei è cambiato: quel rapporto quasi simbiotico sta rischiando di soffocarla. È ora di trovare finalmente la propria strada, cominciando dagli indizi che Pa’ Salt le ha lasciato per metterla sulle tracce delle sue vere origini: una statuetta che raffigura un gatto nero, il nome di una donna misteriosa vissuta quasi cent'anni prima e il biglietto da visita di un libraio londinese. Ma cosa troverà tra i volumi polverosi di quella vecchia libreria antiquaria? E dove vuole condurla realmente Pa’ Salt?
Segreti e destini magistralmente intrecciati formano l'avvincente enigma che Star dovrà decifrare nel terzo, straordinario capitolo della saga bestseller de Le Sette Sorelle.
L’abbiamo già incontrata nei due romanzi precedenti, sempre al seguito di CeCe (la quarta delle sorelle), con la quale ha un rapporto simbiotico. All’apparenza Star è la vittima, ma in realtà si capisce che è proprio lei il sostegno del binomio. È una ragazza che ha sempre vissuto nell’ombra, parla pochissimo lasciando sempre tutte le decisioni agli altri.
L’atmosfera era soffocante e fastidiosa; bevvi avidamente mentre riflettevo sul fatto che non dovevo farlo per forza, non dovevo infliggermi il dolore del ricordo.
È dotata di una intelligenza spiccata verso la letteratura, ama cucinare e prendersi cura del giardino, attività che amava fare con il padre. E qui vorrei aggiungere qualcosa al quadro di questo uomo intorno al quale l’alone di mistero diventa più fitto. Pà Salt è senz’altro un personaggio che in vita era dotato di mille risorse, non solo economiche, aveva con le figlie un rapporto speciale e ne conosceva alla perfezione gli interessi, le loro qualità e le assecondava in tutto.
Star è sicura, ad un certo punto di “vederlo”, mentre Ally di “sentirlo”, tesi prontamente smentita da Marina, la dolce governante. Questo particolare mi ha fatto riflettere visti gli indizi disseminati. Senza dubbio le nostre sorelle hanno trovato nelle loro antenate donne forti, figlie e, nel contempo vittime, del loro tempo, dotate di qualità spiccate che hanno saputo coltivare e far fruttare, prendendo le redini in situazioni, a volte, impossibili. Sono donne che, probabilmente, viste le difficoltà del tempo a viaggiare e a comunicare non si sono mai incontrate. Allora cosa hanno in comune queste “sorelle”? Perché proprio quella bambina specifica e non un’altra?
Ripensai ad Atlantis, a quello che facevamo noi ragazze per divertirci durante le vacanze. La bravura di Mà con noi era incredibile: aveva dovuto occuparsi di tutte, anno dopo anno, ognuna in una fase di sviluppo diversa.
Ma torniamo alla nostra Star, la silenziosa, colei che soffre e si sacrifica in silenzio per amore della sorella minore bisognosa di protezione e conforto. Dopo la morte di Pà Salt, le due giovani si sono trasferite a Londra, ed è proprio qui che inizierà il lungo viaggio alla ricerca delle proprie origini.
Gli indizi, naturalmente enigmatici, sono un gatto di Fabergè, un indirizzo di una libreria e il nome di una donna (Flora) morta molti anni prima. Flora è la chiave del mistero; donna determinata, ricca di risorse che ha fatto delle scelte discutibili, ma perfettamente in linea con la mentalità dell’epoca, vissuta nel Kent, dove si sentiva a suo agio in mezzo alle piante e agli animali, ma anche a Londra, costretta dalla volontà dei genitori, dove la sua vita si intreccerà in modo davvero surreale con la corte edoardiana.
Flora ammirò le tamerici e le ortensie che crescevano di fronte alle raffinate case color rosa e crema. Allungò il collo per scorgere il mare; le onde si abbattevano sulla sabbia.
Sia Star che Flora si sentono soffocare dal chiasso di Londra, preferendo la vita di campagna. Ma cosa hanno in comune le due donne? Star sarà aiutata nel suo percorso da un libraio strambo, che si ostina a vivere come un nobiluomo dell’ottocento e dalla sua altrettanto stramba famiglia. Certo Star deve fare anche i conti con CeCe che si sente tradita, ma è necessario tagliare il cordone che le tiene legate per volare finalmente libere.
Guardai fuori dalla finestra: il fiume scorreva inarrestabile, ignaro. E sentii la diga protettiva che avevo eretto intorno al mio cuore cominciare a rompersi. Lo guardai negli occhi e sentii l’amore che finalmente filtrava dalle fessure. E speravo che un giorno si sarebbe trasformato in un torrente.
È un romanzo bellissimo che mi ha portato a fare un viaggio bellissimo nel tempo e nella storia, dimostrando, ancora una volta, la bravura dell’autrice, che, oltre ad essere decisamente prolifica, è capace di ambientare perfettamente i personaggi in epoche e luoghi diversi senza perdere mai di vista la storia principale


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