[REVIEW PARTY] L'AMORE NON ESISTE (Serena Arcangioli)

il
18 maggio 2018

Buongiorno lettori, un’altra piccola perla direttamente da Wattpad è giunta nel nostro blog, io ho avuto il privilegio di leggerlo e recensirlo per voi. Siate pronte care lettrici perché questa storia vi farà bene e male allo stesso tempo. Devo ancora in parte riprendermi, ma sono pronta a parlarvene. Ringrazio Chiara del blog “Il libro sulla finestra” per avermi fatto partecipare al Review Party.

L'AMORE NON ESISTE
SERENA ARCANGIOLI
Data pubblicazione: 09/04/2018
Editore: Edizioni Ultra
Finale: Autoconclusivo
Genere: New Adult
Trama: Dylan Prince è uno studente newyorkese che vive per un unico sogno: sfondare come regista nel mondo cinematografico. La sua vita è piena di amicizie superficiali e piaceri effimeri, si accontenta di storie senza stimoli e non riesce mai ad andare a fondo nelle emozioni. Il padre, per punire la sua sregolatezza, lo spedisce a fare volontariato in Canada da un amico che dirige un centro di recupero per malati cronici. È lì che incontra Iris Sanders, una ragazza in lotta dalla nascita contro la fibrosi cistica. Iris sembra essere il suo esatto opposto. È timida, sensibile, non si è mai allontanata dal Paese e trascorre i suoi giorni tra la terapia e un lavoro come cameriera in un locale della zona. Una sera, Dylan la vede piangere, la consola e le propone un patto: un mese di tempo per farla innamorare del cinema. L'unica condizione che le richiede è quella di non vederla più versare una lacrima. Iris è d'accordo, ma anche lei ha una sua condizione: Dylan in questo mese non dovrà innamorarsi di lei. Il ragazzo accetta, convinto che niente e nessuno smuoverà la sua posizione nei confronti dell'amore.
Dylan e Iris, non potrebbero essere più diversi e più lontani, tra New York e Baff in Canada c’è una bella distanza. Ma il destino è spesso imprevedibile e non lo comprendiamo mai fino in fondo. Entrambi sono destinati a incontrarsi, come? Lo scoprirete voi stessi.
“Dylan hai vent’anni…devi imparare ad amare.  Io non amo”
Eccolo il nostro protagonista maschile bello e enigmatico, problematico, che non crede nell’amore. La sua unica passione sono i film e il cinema, infatti frequenta l’università per diventare un regista di successo, ma sarà proprio questa sua profonda passione a far nascere l’amore nel suo cuore e in quello di Iris, che ama la vita e tutto quello che circonda il suo piccolo paese. Nonostante la sua malattia non le renda le cose semplici, Iris dimostra una grande forza di volontà, un grande coraggio.

“Non dovrò mai vederti piangere come ieri notte. Questo dovrà essere il mese più bello della tua vita. Anche io ho una condizione. In questo mese non dovrai assolutamente innamorarti di me.”

Entrambi sigilleranno un patto. Il cinema sarà la chiave che aprirà i loro i cuori verso un mondo del tutto sconosciuto, saranno gli attori del proprio film, quello sulla loro vita. Trenta giorni, un mese che segnerà per sempre il loro destino.

“Finzione o non finzione il bacio che ci stiamo scambiando…profuma di noi. È vivo. È reale, presente ed estremamente dolce. È il bacio che non dimenticherò mai. Il primo. Il vero. L’unico.”

Tra finzione e realtà, Iris e Dylan imparano a conoscersi, ad innamorarsi senza che siano consapevoli.

“Dylan, io sento che devo conoscerti…
E io, Iris, ho bisogno di farmi conoscere da te”

Dylan nasconde un passato oscuro, un passato di cui si vergogna, ma se si guarda con gli occhi dell’amore è possibile scorgere solo il bello. Iris in lui vede il suo principe buono, mentre lei altri non è che una guerriera forte, la sua.

“Il mio ossigeno sei tu, Iris. E senza di te mi sembra di non respirare…”

Questa è la storia di un amore travolgente, inteso. Non bastano le parole per poterlo descrivere e contenere. Dylan Prince ha finalmente imparato ad amare.

“Cinque minuti. Cinque minuti solo per noi. Cinque minuti per dire alla ragazza che ho di fronte che è l’amore più grande della mia vita. L’unico.”

Mie cari lettori il giudizio del tutto positivo sul romanzo di Serena Arcangioli si ferma esattamente al capitolo 110, sarei un ipocrita ad affermare il contrario, non perché il suo scritto non meriti, anzi ho incontrato una penna abile, capace di tenermi incollata fino all’ultima pagina, un’ottima padronanza della lingua, uno stile pulito senza alcuna sbavatura. Una narrativa magnetica e profonda. Un’idea alla base originale che mi ha fatto sorridere, piangere ed emozionare. Una caratterizzazione dei personaggi impeccabile, ma quando si scrive un romanzo di qualunque genere esso si tratti occorre conoscerne le regole che ne schematizzano il percorso. Questo vale per autori e case editrici. Il rosa ha il suo schema e le sue regole non sono discutibili, altrimenti non abbiamo scritto un rosa, questo non lo dico per un atto di presunzione, è così da sempre. La scrittura non è anarchia, impone delle regole che vanno rispettate in ogni caso. Non basta raccontare l’amore affinché il libro venga collocato tra i romance, il rosa appunto, che tutte noi conosciamo e leggiamo da anni. Nonostante sia descritto un breve epilogo, non del tutto vissuto e approfondito a mio giudizio sul protagonista, purtroppo non basta a regalare alla lettrice di romance quello che cerca e spera alla fine di ogni romanzo, parlo del lieto fine, che ahimè qui è stato spazzato via. Avevo letto un messaggio di speranza tra le ultime pagine di questa incredibile storia d’amore, mi domando ancora oggi il perché di tale scelta. So bene che la vita reale non è un romanzo, spesso è triste e amara, io lo so bene. Ma da lettrice rosa amante dell’amore, ho delle aspettative quando mi trovo di fronte ad un romance, aspettative che non possono essere deluse. Detto questo non posso consigliare la lettura ad un pubblico rosa, mi sentirei davvero in torto a farlo, è una storia che consiglio ad un pubblico amante della narrativa sentimentale/drammatica. “L’amore non esiste” di Serena Arcangioli sarebbe stata la mia seconda equazione dell’amore di quest’anno, il massimo giudizio che esprimo per le storie d’amore che leggo. Jane Austen ha portato il rosa nelle nostre vite, esiste da secoli, i suoi personaggi in un modo o nell’altro riuscivano ad avere il loro amato lieto fine. Scrivere questa recensione non è stato semplice, ho ancora le mani che tremano, questa storia mi ha fatto bene e male allo stesso tempo, ma il talento dell’autrice riscontrato tra le righe di questo romanzo deve essere comunque portato alla luce.

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