Prima che arrivassi tu (Tania Paxia)

il
9 maggio 2018
Rieccomi qui a parlarvi di un’altra mia lettura, ricevuta nei giorni scorsi dalla redazione di Newton Compton editori. “Prima che arrivassi tu è l’ultima fatica letteraria di Tania Paxia, un’autrice che merito davvero di essere letta. Il romanzo è uscito il 30 aprile e potete trovarlo in ebook e cartaceo e alla fine di questo post troverete i link di acquisto.

PRIMA CHE ARRIVASSI TU
TANIA PAXIA
Data pubblicazione: 30/04/2018
Editore: Newton Compton Editori
Serie: Standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Trama: Allegra Thomas ha ventuno anni, vive a Pisa e ha cambiato tre facoltà diverse in tre anni. È avvilita e senza una prospettiva per il futuro, soprattutto dopo la brusca lite con il padre che la vorrebbe laureata in architettura come lui. Ma Ally ha un sogno: scrivere e tradurre libri. Le cose si complicano dopo la sua partenza per una vacanza di tre mesi a Brooklyn, dalla famiglia paterna. All’inizio è logorata dai sensi di colpa e perseguitata dagli incubi, ma le basta uno scontro accidentale con un ragazzo, Evan James, sul marciapiede di fronte al ristorante di suo zio, per cambiare tutto, arricchire le sue giornate e permetterle di passare qualche ora di spensieratezza… Evan, dal canto suo, ha in mente soltanto una donna, Madison, la sua ex fidanzata, e Ally decide quindi di aiutarlo nell’impresa di riconquistarla. Tra equivoci, shopping, bagni in piscina, chiacchiere al buio e baci rubati, Ally cercherà di fare chiarezza su ciò che vuole davvero.
Confesso che, l’inizio è stato un po' lento e ho faticato a captare la verve che caratterizza la Paxia, ma nello scorrere delle pagine ho ritrovato la penna pungente e ironica che ho già avuto modo di apprezzare in passato. Il romanzo è scritto dal punto di vista di Allegra, detta Ally, una giovane italo americana che vive a Pisa con la famiglia. Ally è in crisi con se stessa: ha cambiato tre facoltà universitarie, desidera fare la scrittrice ed è in forte contrasto con il padre, al punto di scegliere di trascorrere l’estate in America dagli zii.
Tra le strade di New York, la ragazza incontra Evan, con cui nasce subito un bel rapporto e tra momenti esilaranti, divertenti e giocosi, si scoprono in un sentimento più forte, frutto di un’amicizia e dallo stare bene insieme.
L’autrice è riuscita a raccontare una storia emozionante senza tralasciare la leggerezza dettata da scene simpatiche. Simpatia, appunto, è il sentimento che suscita la nostra protagonista che con le sue converse, le magliette dei cartoni animati e una sana dose di sarcasmo. Amata dalla famiglia, che nonostante i contrasti la sostiene in tutte le sue scelte, ma anche da Evan, uomo decisamente complicato e carico di scheletri nascosti nell’armadio.
Naturalmente la mia curiosità era volata alle stelle, anche perché se Ashley fosse stata la sua fidanzata o comunque una delle sue conquiste recenti, gli sarebbe corsa dietro nel tentativo di fare pace con un bel bacio conciliatore, magari.
Evan, la sua famiglia e, soprattutto, la tanto adorata ex, sono fonte di continue sorprese per Ally, che gestisce ogni situazione (anche la più imbarazzante) con ironia,saggezza e sarcasmo uniti in un mix esplosivo. Lui è un giovane uomo che ha avuto il coraggio di fare scelte importanti e nel rapporto con Ally si legge il suo conflitto interiore, unito al bisogno di aiutarla nella realizzazione dei suoi sogni.
A Evan piace chiamarla la sentinella. Perché lo controlla e lo trova, ovunque lui vada.
Ho trovato bellissimo l’atteggiamento nei confronti della famiglia di lui, che la Paxia ha saputo introdurre in modo magistrale, con la giusta imprevedibilità. È la storia di due ragazzi che disattendono i desideri e i sogni della famiglia per inseguire i propri, con degli ex che non li hanno mai compresi veramente, interessati solo a salvaguardare la mera apparenza sociale. L’epilogo è degno di un film romantico.
Come ho detto già lo scorso autunno, la Paxia è davvero un’autrice promettente e da non sottovalutare vista la sua continua crescita e i miglioramenti stilistici.
Rimasi a fissarlo per qualche istante, inebetita, come mi trovassi di fronte a un attore, a un cantante famoso o a uno dei miei scrittori preferiti. Era qualcosa di micidiale.


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