AMORE, LIBRI E PICCOLE FOLLIE (MONICA BRIZZI)

il
30 marzo 2018

Buongiorno! Stamattina vi parlo di una delle mie letture recenti, un libro che ho divorato e che mi ha regalato ore di risate. Si tratta di Amore, libri e piccole follie, il romanzo chick lit dell’autrice Monica Brizzi (che ringrazio per avermi inviato il file). Il libro è uscito in riedizione lo scorso 5 febbraio e racconta la spassosa e dolce storia tra la 27enne Angelica, professione libraia, e Manuele, nerd timido e impacciato ma tanto tanto attraente, ingegnere di professione commesso informatico.
Due personaggi tanto opposti da compensarsi: lei legge Dostoevskij e fa la maglia, è spigliata e maldestra, ed è un albero di Natale per autodefinizione a causa della sua eccentricità sia nel modo di fare che di vestire. Lui è bellissimo, in gamba ma timido e riservato, indossa magliette dei supereroi, ama i videogiochi e gioca a scacchi.

AMORE, LIBRI E PICCOLE FOLLIE
MONICA BRIZZI
Data pubblicazione: 05/02/2018
Editore: Self publishing
Serie: Standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: Chick lit
Trama: Che succede se nella vita di un'eccentrica ventisettenne che lavora a maglia e legge autori russi entra un nerd appassionato di Harry Potter, Star Wars e Il Trono di Spade?
Angelica lavora in una libreria da otto anni, è single da tre e si veste come un albero di Natale. Sebbene gli amici cerchino di farle conoscere qualche ragazzo, lei sembra non trovare nessuno che le interessi davvero. Tutto cambia durante una festa, quando, caduta in una siepe, attaccata dai tafani e tormentata dall'ortica, viene aiutata da Manuele, un nerd tutt'altro che capace di corteggiare una donna. Lui, ingegnere che lavora come commesso in un negozio di elettronica, ci mette un po' a partire, ma quando lo fa tra i due nasce una piccola magia e Angelica entra in un mondo fatto di scacchi, film e telefilm che le fa dimenticare di avere una famiglia strampalata. Tutto fila liscio per un po', ma in una fredda serata invernale Angelica vede qualcosa che non dovrebbe vedere e la magia tra lei e Manuele sembra dissolversi nella nebbia della città…
Estrosa e stramba lei, nerd e timido lui. Due mondi all’apparenza diversi che si fondono alla perfezione. O no?

Non sono personaggi perfetti e questo li rende incredibilmente adorabili e veri. Cali, questo il suo buffo soprannome, è ossessionata dal suo essere fuori dai canoni fisici delle ragazze: lei non è una “culo secco”, il suo fondoschiena è una taglia 44. Inoltre in qualche modo è convinta che Luca, il suo ex, le abbia portato via un pezzetto di cuore dopo averglielo spezzato e per questo ancora non si sente sicura nelle relazioni, nonostante Maura e Giacomo (la migliore amica e il marito di lei), cerchino in tutti i modi di farla uscire con vari Mr muscoli, senza successo.
L’incontro tra la nostra protagonista e il tenero Manuele è tutto fuorché programmato: lasciando la festa di compleanno di Giacomo, dopo essere stata attaccata dai tafani, è caduta in una siepe di rovi e ortiche. Ad assistere alla comicità della scena, c’è uno sconosciuto alquanto attraente e molto diverso dai tipi che ha sempre incontrato.
<<Ti vesti come un albero di Natale?>>
<<Ma tu vedi me, o vedi un mio ologramma ad alta definizione?>>
Ride - il mio ologramma fa le capriole - e si passa l'indice sotto il naso.  <<Forse ti vedo in modo diverso da come ti vedi tu>>
<<Cioè?>>
<<Tu ti vedi come un albero di Natale, io ti vedo come uno... schianto. Tu ti vedi come una che intavola conversazioni complicate, io ti vedo come una che può parlare con chiunque di qualunque cosa e che è abituata a farlo. Tu ti vedi il culone, io vedo un culo da favola.>>
Lui è accorso in suo aiuto ma dopo averla assistita è in profondo imbarazzo perché non sa come comportarsi e per stemperare la tensione fa una battuta davvero nerd che mette Cali in difficoltà visto che non la capisce. Quello che è stato un incontro casuale, disastroso e destinato a non ripetersi è in realtà l’inizio di una buffa e dolce storia: Angelica non riesce a dimenticare la voce del bel ragazzo che l’ha soccorsa ed è determinata a saperne di più sul senso di quella battuta apparentemente senza senso.
Ad aiutarla in questo ci pensa Rossella, la sua collega, che la introdurrà nel magico mondo del maghetto più famoso del pianeta, passando poi per la saga fantasy del Game of Thrones e i supereroi Marvel. Giusto in tempo per far compiere al destino la propria magia!
Mi sto trasformando in una nerd dai capelli biondo svedese
Quello che era destinato ad essere un singolo e casuale incontro, si replicherà quando Manuele metterà piede della libreria e per entrambi quello sarà l’inizio di un qualcosa di impossibile da ignorare.
E' il sorriso di chi ha capito il gioco, di chi inizia a pensare di poterti piacere. E' la risata di chi, pur essendo impacciato, sa un po' il fatto suo.
Ho divorato questo libro in poche ore, scoppiando a ridere tante più volte di quanto mi sarei aspettata. È un libro breve ma ricco di punti di forza che lo rendono adorabile.
In primo luogo i personaggi sono fantastici, partendo dai protagonisti che sono fenomenali (per una volta non una strafiga e un macho tutto muscoli ma una ragazza normale e sui generis, con una taglia normale e non da “culo secco” e Manuele è un ragazzo comune, certo è affascinante e bellissimo a detta di Cali, ma non è eccessivo).
Un plauso va anche alla varietà dei personaggi secondari: dall’altrettanto eccentrica mamma hippie della protagonista ai fratellastri/corvetti-troll, passando per Maura e Giacomo, Gianluca e Rossella, Luca… insomma tutti bene o male sono consci dei propri limiti e potenzialità, nonché dei pregi e difetti di chi sta loro intorno.
Altro punto di merito a questo romanzo è rappresentato dai dialoghi briosi e cadenzati da un ritmo ben preciso, oltre che da le varie forme che assume il termine "nerd" che in queste pagine prende viene reso dalla protagonista come avverbio, aggettivo, sostantivo, verbo... insomma in ogni sua sfumatura.
Non so se sia possibile costruire un verbo da un sostantivo che non è neanche italiano, ma lo facciamo. Appartiene alla prima coniugazione ed è pure transitivo.
E' anche esilarante il modo in cui l'autrice, attraverso la voce di Angelica, dona una nuova immagine alle classiche "farfalle nello stomaco", che in queste pagine si trasformato in conigli e altri animaletti selvatici.
Mi si blocca il respiro e il coniglietto riprende a sfarfallare le orecchie... Chissà se anche lui ha un coniglietto birichino nello stomaco. O forse nel suo c'è direttamente un robot di uno dei tanti film che ama, magari c'è RoboCop.

Questi i macro punti che hanno reso il chick lit di Monica Brizzi bello e instancabile. In queste pagine ho trovato e rivissuto un po’ di quelle emozioni, sensazioni, che ho vissuto (e vivo) guardando e leggendo Harry Potter, quando mi soffermo a riguardare una puntata di Una mamma per amica o mi dedico alle maratone di Big Bang Theory.
L’autrice non manca di mostrare la semplicità e la spontaneità della storia stessa, nel modo in cui i protagonisti, indipendentemente dai rapporti, interagiscono tra loro. Ho trovato bellissima ed entusiasmante la mutazione di Angelica da classicista a nerd, da Bridget Jones italiana a Daenerys Targaryen con un pizzico di Amy Farrah Fowler.
Quello che forse mi è mancato è leggere qualche pagina in più di questa spassosissima storia o perlomeno qualche capitolo dal punto di vista di Manuele. Sarebbe stato sicuramente tanto, tanto affascinante ;)
Insomma assolutamente un chick  lit da non perdere!
Il coniglio ha appena invitato qualche altro amico



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