L'AMORE MI CHIEDE DI TE (LUCREZIA SCALI)

il
17 febbraio 2018

Buon sabato! Oggi io e Lori vi parliamo dell’ultimo romanzo dell’autrice italiana Lucrezia Scali “L’amore mi chiede di te”, uscito lo scorso ottobre per Newton Compton Editore.
Ho letto questo libro appena uscito perchè questa autrice mi incuriosiva davvero molto già dalle altre pubblicazioni e visto che il primo approccio per ragioni vari è stato un po’ frettoloso, l’ho riletto di recente sapendo che Lori ne voleva parlare qui sul blog. Ci siamo confrontate è nata questa doppia recensione.


L'AMORE MI CHIEDE DI TE
LUCREZIA SCALI
Data pubblicazione: 23/10/2017 Editore: Newton Compton Editori Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Roccamonte è una cittadina tranquilla, dove non succede mai molto. Per questo fa notizia anche l'apertura di una tisaneria: a gestirla è Selva, una ragazza arrivata da poco in paese. Considerata strana sin da piccola, per i suoi gusti diversi dalle coetanee, Selva ha un dono particolare: è brava ad aiutare chi è in difficoltà. Per qualsiasi problema, lei ha pronto un rimedio a base di erbe. Enea è il primo cittadino di Roccamonte: disponibilissimo con tutti, gentile e cordiale. Eppure assolutamente restio a lasciarsi coinvolgere. Tanto meno da Selva, con la quale Enea non sembra avere niente in comune. Ma nonostante si ripeta che debba starle alla larga, non può negare, almeno a se stesso, di esserne attratto. Quando finalmente tra i due sta per nascere qualcosa e lui pare deciso a lasciarsi andare, qualcuno fa ritorno in paese. Qualcuno che appartiene al passato di Enea.
Te lo dico una volta sola e non e lo ripeterò più, visto che sei venuto a chiedermi consiglio. Hai di fronte a te due possibilità.
La storia è ambientata a Roccamonte, un piccolo paese del piemontese, dove tutti si conoscono e sanno tutto quello che riguarda i concittadini, sia nel bene che nel male e i ritmi sono molto più sereni della grande città. L’arrivo di Selva non passa certo inosservato: lei ed Enea (il sindaco di Roccamonte) sono i protagonisti che a voci alterne ci raccontano la loro storia.
E' un libro dove passato e presente dei protagonisti s’intrecciano. Selva arriva in paese per aprire una tisaneria, un luogo silenzioso dove potersi rilassare e farsi coccolare dalla giovane proprietaria che grazie al suo dono sa leggere nel profondo delle persone.
Dieci giorni. Erano passati solo dieci giorni e il mio arrivo aveva già fatto il giro dell'intero paese.
Selva ci racconta le motivazioni che l'hanno condotta lì: i sogni della nonna, la famiglia lontana, non solo fisicamente, un amore finito che l’ha però segnata. Selva ha chiuso con la sua vita di “prima” anche se i bei ricordi non smettono di riaffiorare cullandola in un mondo fantastico fatto di piccole cose e rapporti sinceri.
Non c'era niente di più fastidioso di un mal di testa, ancor di più se provocato da una donna. E ancora peggio da più donne. Quando Dio ha creato Eva, non deve essersi preoccupato di limitare di qualche decibel la voce femminile.
Anche Enea, sindaco del paese, deve fare i conti con qualcuno che l'ha profondamente ferito in un passato abbastanza recente; lui, però, non riesce a superare quella porta che, dolorosamente, gli è stata sbattuta in faccia. Non ha mai lasciato il paese, talvolta è insofferente ai pettegolezzi delle comari del paese, ma qualcuno lo lega indissolubilmente alla sua terra. Il legame con la famiglia d'origine è davvero forte, fatto di complicità e semplicità.
Tutto tuo padre! Comunque anche un semplice grazie non sarebbe male, visto che corro in tuo soccorso e ti aiuto sempre.
Il libro, come ho detto, si alterna tra tempo passato e presente, in una sorta di puzzle in cui tutti i pezzi sono scollegati tra loro e solo trovando i giusti incastri si riesce a comprendere le motivazioni che hanno condotto i protagonisti alle loro scelte. È un romanzo scritto bene perchè non è facile inserire al momento giusto un ricordo, un'emozione, una sensazione che ritorna prepotentemente impedendo o definendo scelte più o meno coraggiose e folli, oggi.
Eravamo tornati al punto di partenza. Bisognava lanciare di nuovo i dadi.
L'autrice si è prodigata molto nella cura di ogni dettaglio: nulla è lasciato al caso e talvolta si ha la sensazione di sentire il profumo delle tisane, o di camminare per le stradine di questo paesino.
Alla fine non ero mai abbastanza. Mai abbastanza in ordine, abbastanza in gamba, abbastanza donna da tenermi un uomo.
L’alternanza delle voci rende poi la storia completa e significativa. Personalmente amo moltissimo i romanzi ambientati in Italia, perchè li sento più veri e vicini naturalmente, ma, la tematica del piccolo negozio in un piccolo paese di provincia che nasce dalle ceneri di un’altra attività grazie all'arrivo di una sconosciuta particolare, con idee bizzarre è un po' troppo sfruttato anche da altre autrici, anche se l’idea della tisaneria con i mici e i libri è affascinante e sicuramente richiama alla moda di ospitare animali domestici in attività aperte al pubblico.



Ciao a tutti! Come Michela, ho letto l’ultimo romanzo di Lucrezia Scali “L’amore mi chiede di te. Si tratta di un libro semplice e particolare al tempo stesso e mi ci sono approcciata con grande curiosità, attratta dalla cover e dalla trama, così dopo mille rinvii per motivi vari, finalmente sono riuscita a dedicarmici.
Magari il destino ha un piano B per inguaribili romantiche come noi che inseguono ancora quell'amore che ti fa battere forte il cuore.
Selva è una giovane donna romantica con un dono speciale ereditato dalla nonna Olimpia, che non è stata solo una nonna, ma anche una mamma, visto il difficile rapporto con la donna che l’ha messa al mondo. Nonna Olimpia però le ha insegnato anche tutto ciò che ora Selva conosce sulle erbe.
Per realizzare un sogno suggeritole in sogno (scusate il gioco di parole) dalla defunta nonna, si trasferisce a Roccamonte, un piccolo borgo dove apre una tisaneria in stile Neko cafè.
La domanda cui non trova risposta è perché proprio quel posto così lontano dalla città, dove le persone non sembrano propense all’accoglienza delle novità? Perché avviare un’attività non semplice di per sé, in un posto tanto “difficile”?
Enea è nato e cresciuto a Roccamonte e come da tradizione famigliare è da tempo sindaco della località. Le sue giornate si alternano tra la normale attività di gestione del paese e le crisi isteriche delle comari che lo stressano per tutto, dalle cose più serie alle frivolezze.
Nonostante la giovane età (ha quasi 30 anni), è un uomo schivo e poco propenso alle chiacchiere inutili e alle novità, ragion per cui è poco convinto della novità riguardante l’attività di Selva e riguardo la figura di Selva stessa. Lei somiglia molto a qualcuno che Enea un tempo conosceva e per questo mal tollera i suoi modi di fare e il suo abbigliamento bizzarro, nonostante ne sia allo stesso tempo attratto. Ma come mai? Perché è tanto restio al modo di vedere il mondo di Selva? E chi è Evelina?
Non faccio parte di un libro di fiabe, non sono un principe azzurro che sconfigge draghi o bacia la principessa per risvegliarla da un lungo incantesimo.
Tra passato e presente il puzzle delle vite dei due protagonisti si va componendo facendo incontrare le vite di Selva ed Enea attraverso le loro diversità e poi attraverso le loro insospettabili e inaspettate similitudini negli episodi che hanno segnato le loro vite.
I libri d'amore sono questo, regalano le farfalle nello stomaco e un appiglio a cui aggrapparci tutte le volte che ne avremo bisogno.
Il romanzo è una sorta di fiaba in cui la principessa lotta per trovare il suo principe azzurro e si trasforma in eroina nel momento più difficile della storia. E la favola è anche un po’ lo stile di vita della giovane Selva che affronta a testa alta ogni difficoltà e, dal conto suo, Enea, nel più classico dei cliché disprezza prima e apprezza poi, il modo di pensare della nuova arrivata.
Ognuno di noi porta addosso i segni delle proprie battaglie, quelle cicatrici che, pur volendo, non possiamo cancellare.
L’idea di base per questo standalone è molto buona, ma l’estrema lentezza con cui avvengono gli eventi e il continuo salto temporale mi ha creato non poca confusione, perciò star dietro a tutti i pezzi per poi riunirli in un'unica composizione, non è stato per niente semplice. Alcuni passi, sono raccontati al tempo presente, ma nella prosecuzione della storia, si capisce che tali passi altro non sono che lunghissimi flashback della vita di Selva o Enea. Ciò ha rallentato molto la lettura, portandomi talvolta a chiudere il libro dopo pochi minuti per noia o a perdere l’entusiasmo dopo poche pagine lette.
Gli ultimi capitoli mi hanno coinvolto molto di più pur non essendo memorabili. La lentezza narrativa e lo stile scelto dall’autrice hanno influenzato pesantemente sulla mia valutazione.
Mi aspettavo tanto di più ma ho comunque apprezzato la forza e il coraggio di Selva e di nonna Olimpia, due donne in grado di amare tanto da saper anche rinunciare alla propria occasione per il bene altrui. Sicuramente la figura di Evelina, che è presente per buona parte del libro nel pov di Enea, poteva essere meglio gestita sul finale. Il suo ruolo marginale ha comunque influenzato la storia e le decisioni dei protagonisti.
Quando una persona ti dà la chiave per entrare in quella piccola stanza, che si trova al centro esatto del tuo cuore, tu non dovresti avere più voglia di andare via da lì.


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