Ci vediamo tra poco (Tommaso Fusari)

il
20 gennaio 2018
Hey lettori e lettrici, finalmente riesco a parlavi, seppur brevemente, di “Ci vediamo tra poco”; la novella che è strettamente legata al romanzo “Tempi duri per i romantici” di Tommaso Fusari, edito da Mondadori, che ho recensito lo scorso ottobre (per chi ne volesse sapere di più, questo è il link).

CI VEDIAMO TRA POCO
TOMMASO FUSARI

Data pubblicazione: 12/12/2017
Editore: Mondadori
Serie: Tempi duri per i romantici (#0.5-1.5)
Finale: Autoconclusiva/Cliffhanger (in base a come si legge)
Genere: Contemporary romance

Trama: Quante delle persone che incontriamo nel corso della nostra vita sono destinate a rimanere per sempre?
Dalla terribile notte di dieci anni prima in cui tutto precipitò all'improvviso sconvolgendo la sua esistenza, la vita di Alice è cambiata radicalmente. Una nuova città, nuovi odori, nuove abitudini, nuove amicizie, e poi, dopo tutto il disorientamento, tutto quello stare male, la fatica di mettere radici, di sentirsi finalmente, e ancora, a casa.
E come potrebbe essere diverso da così, se l'unica casa in cui Alice avrebbe voluto dormire sempre, Stefano, se l'è lasciata alle spalle quella notte lontana e sembra appartenere a una vita fa? Stefano e il panino al prosciutto che condividevano ogni giorno tornando da scuola, Stefano e quella fossetta sulla guancia destra che potevi notare quando sorrideva, Stefano e quell'ingenuità in cui Alice si incastrava così bene da sentirsi, finalmente, al sicuro.
Alice ora è sola in mezzo alla tempesta, è disarmata e, incapace di reagire, sembra solo attendere il mulinello che da un momento all'altro la trascinerà di nuovo sul fondo. Ma un'eco lontana, che proviene da un luogo nascosto del suo cuore, cerca di farsi largo, un'eco che sa di sogni e nuvole in comune, di pezzettini di pellet tirati contro una finestra e di fughe silenziose da casa. Un'eco che è anche una promessa, e che forse è giunto il momento di mantenere...

Gli sconosciuti non vivono fuori, a volte con gli sconosicuti ci vivi tra le mura di casa per anni, ti chiamano "amore" mentre ti spaccano il cuore in due.
Come accennavo poc’anzi si tratta di una novella che potrebbe essere tanto letta in quanto prequel, tanto come intermezzo, quindi chi la volesse leggere può farlo in un senso, nell’altro o anche in entrambi.

Fusari in queste pagine ha dato spazio ad Alice e i suoi ricordi di bambina e adolescente, alternandoli alla sua realtà nel presente.
Torino era un caos che però trasmetteva sicurezza
Uno spaccato della sua vita tra speranze, alcune, molte, disattese, e promesse tradite dal destino.
Avevo bisogno di essere trovata e invece non venne nessuno
Tra le strade di Torino, la disperazione di una mente e un’anima che ha perso il proprio senso di essere e vivere.
Non ero arredata, non ero accogliente, non ero casa neanche io. Non ero amore, non ero odio.
Un’Alice che, per chi ha già letto "Tempi duri per i romantici", è stata presentata ampiamente e in modo esaustivo dal punto di vista di Stefano, ma leggendo queste nuove pagine, conosciamo i suoi pensieri, scoprendo che seppur distanti negli anni, le loro vite sono state segnate dall’assenza dell’altro/a.
Non mi ero liberata di lui, cercavo solo di arredare meglio il vuoto che aveva lasciato.
Quando lessi "Tempi duri per i romantici", piansi tanto, anzi tantissimo!!! Ero a pezzi eppure mi sentivo intera allo stesso tempo. Leggere questa novella ha ritoccato quelle corde ed è qualcosa difficile da descrivere.
In “Ci vediamo tra poco”, così come nel romanzo, ognuno può in qualche modo ritrovare un po’ di sé, in Stefano o in Alice, o in entrambi. Chiunque può essere stato o essere ancora l’uno e/o l’altra.
 Aspettavo Stefano come si aspetta la primavera, l'onda giusta, un soffio di vento in un pomeriggio d'agosto, come si aspetta Babbo Natale, una telefonata che può cambiarti la vita. Aspettavo Stefano perchè venendo lì mi ero lasciata dietro tante cose, mentre lui me lo portavo dentro, e mi sentivo come un elastico che si allontanava rimanendo impigliato a qualcosa, e che prima o poi sarebbe tornato indietro col doppio della forza.
Una novella intensa che tra tanto dolore, regala speranza. Una fine che è un punto di partenza. 
Pagine cariche di sentimento ed emozioni, caratterizzate da una delicatezza descrittiva più unica che rara.

Chiudo riprendendo una citazione del libro e la dedico all'autore, per tutto ciò che ha scritto in queste pagine e in TDPIR
Grazie per sempre


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