I sogni di alice (Elisa Mura)

il
3 dicembre 2017
Buongiorno cari lettori, ho finito di leggere da poco “I sogni di Alice”, il meraviglioso libro di Elisa Mura (che si ringrazia per la copia omaggio) uscito lo scorso ottobre. Un romanzo che assomiglia molto a una pièce teatrale comica, brillante e divertente.

I SOGNI DI ALICE
ELISA MURA

Data pubblicazione: 11/10/2017
Editore: PubMe
Serie: Standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance/comico
Trama: Alice è un'appassionata di saghe fantasy ed è un’inguaribile sognatrice, tanto che ha preso l’abitudine di riportare i suoi singolari “viaggi notturni” in un simpatico diario. Ma sin da bambina, lei ha anche un sogno reale nel cassetto: diventare una brava attrice e quando il suo fidanzato, Alex, le propone di trasferirsi a Milano per iscriversi ad una scuola di recitazione, Alice inizia a intravedere il suo percorso, che non sarà certo privo di ostacoli.

Alice ci racconta la storia della sua vita partendo da un’infanzia, in Liguria, costellata da vecchie maestre zitelle inacidite. Alice descrive i personaggi che intervengono nella sua vita facendone notare i difetti, ridicolizzandoli, come fossero attori poco inclini a indossare una maschera a beneficio del pubblico.
Alle elementari incontra Alex, bambino all'apparenza normale, che diverrà il suo più grande amico, e al tempo delle superiori qualcosa di più. Il loro rapporto è inattaccabile: si comprendono con uno sguardo, si stimano reciprocamente, nessuno entra nella loro bolla fatta di Harry Potter, Guerre stellari e manga giapponesi.
Era come se quel tipo mi avesse fatto un incantesimo e io fossi diventata di pietra. Lui mi fissò senza replicare e si tolse quegli occhiali neri, come per vedere meglio chi fosse la scema che aveva davanti. A parte l'aria scocciata era molto attraente...
Alice di notte sogna avventure davvero improbabili degne della sua omonima descritta magistralmente nel romanzo di Carroll.
La finestra della torre illuminata a fatica la mia unica e triste stanza, tanto piccola che riesce a malapena a contenere i numerosi metri dei miei capelli. Sono sola da tanto di quel tempo, che nemmeno so di poter parlare.
La seconda parte del libro ci racconta avventure davvero improbabili del presente, a Milano, dove Alice va a vivere, a casa di Alex e della sua nuova fiamma, per seguire dei corsi di recitazione in una scuola teatrale.
La convivenza tra i tre è a dir poco esuberante e non mancano situazioni davvero tragicomiche, addirittura, a volte, imbarazzanti.
Il trio vive in un condominio di pazzi svitati, dove ogni condomino è un’autentica caricatura di se stesso e l'autrice ha saputo accentuarne qualche particolare facendolo diventare quell’elemento una nota caratteristica. La particolarità di tutto questo, però, è che non si capisce se queste figure vivono nei sogni di Alice, nello spettacolo teatrale o nella realtà. Ma qui, statene certi, la realtà supera di gran lunga ogni fantasia.
La nostra vicina non solo fa la stalker con me, ma ha una cotta pazzesca per il mio migliore amico: quando lo vede inizia a saltellare e il pavimento traballa.
Ogni personaggio recita un ruolo specifico come in un’autentica opera teatrale: c'è l'amica svampita, la vicina che sembra Peppa Pig, il padrone di casa che fa lo spogliarellista per arrotondare, l'accanito fumatore perennemente imbronciato... non manca nessuno.
Anche la famiglia d'origine di Alice non è da meno, la madre scappa con un ballerino cubano, il padre con la baby sitter, il fratello non sa se fare il medico, l'astronauta o scappare con il circo… e di volta in volta assumono atteggiamenti che rasentano la follia.
La commedia narrata è bella, divertente ed esilarante con un finale piuttosto scontato ma nonostante ciò, simpatico.
Lo spettacolo ha avuto talmente successo che verrà messo in scena in molte città italiane e non aspetterei a prenotare i biglietti, perché a Milano stanno andando a ruba.

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