L'incastro (im)perfetto (Colleen Hoover)

il
9 novembre 2017
Rieccomi qui, cari lettori e lettrici, a parlarvi di un'altra mia recente lettura. Dopo averne sentito tanto parlare, finalmente mi sono decisa a leggere lei, la grande Colleen Hoover. Le "voci" sono vere: è una vera "gigantessa" del settore romance e non vedo l'ora di leggere altri suoi romanzi, devo recuperare!!! :)

L'incastro (im)perfetto
Colleen Hoover

Data pubblicazione: 28/08/2015
Editore: Leggereditore
Titolo Originale: Ugly Love
Serie: Standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: new adult
Trama: Quando Tate Collins trova il pilota Miles Archer svenuto davanti alla sua porta di casa, non è decisamente amore a prima vista. Non si considerano neanche amici. Ciò che loro hanno, però, è un’innegabile reciproca attrazione. Lui non cerca l’amore e lei non ha tempo per una relazione, ma la chimica tra loro non può essere ignorata. Una volta messi in chiaro i propri desideri, i due si rendono conto di aver trovato un accordo, almeno finchè Tate rispetterà due semplici regole: mai fare domande sul passato e non aspettarsi un futuro. Tate cerca di convincersi che va tutto bene, ma presto si rende conto che è più difficile di quanto pensasse. Sarà in grado di dire di no a quel sexy pilota che abita proprio accanto a lei?
Aggrottando la fronte, cerco di analizzare la sua domanda. Sa a quale piano sto andando malgrado sia la prima volta che metto piede in questo complesso di appartamenti, e la primissima volta che vedo quest'uomo.
Mi sono commossa, fin quasi alle lacrime leggendo la profonda sofferenza che si cela tra le righe di questo  romanzo veramente ben costruito, ricco di tormenti descritti con grande semplicità ma anche di notevole significato.
Mi hanno  decisamente "preso dentro" le lacrime di quest'uomo che, invece di ridurlo ad un rammollito ne esaltano la virilità, come se solo versando tutte le lacrime non piante per lungo tempo,  riesca finalmente a diventare un vero uomo.

Il romanzo è ambientato a San Francisco in un condominio  con un saggio ottantenne, Cap, come portiere (il cui vero ruolo si comprende pienamente solo verso la fine della storia). In questo palazzo, abitato quasi interamente da piloti e dalle loro famiglie, si trasferisce Tate Collins, che va ad abitare nell'appartamento del fratello, per ultimare gli studi ed è tra quelle stesse mura che incontra gli amici di Corbin, Ian e Miles.
Le chiedo se si è fatta qualche amico e lei, con un'alzata di spalle, risponde "qualcuno" 
Il romanzo, a capitoli alterni, ci racconta la storia di oggi dal punto di vista di Tate, mentre Miles   torna indietro di sei anni, quando eventi davvero tragici lo segneranno per il resto dei suoi giorni, influenzando le sue scelte future.
La passione tra Tate e Miles divampa ben presto divenendo incontrollata, nonostante le resistenze, soprattutto di lui, che cela la sua vera personalità, dietro un dolore nascosto e mai sopito.
Non mi ero accorta di quanto fosse alto, ma ora che è in piedi sulla soglia della mia stanza e la riempie, sembra veramente alto. Se mi stringesse tra le braccia il mio orecchio sarebbe premuto contro il suo cuore; e lui poserebbe la guancia sopra la mia testa
Miles non vuole domande sul suo passato e, soprattutto, non vuole offrire prospettive future. Ha paura di amare, non vuole avere legami, ma nonostante l'accordo, Tate non sembra d'accordo. Si innamora di lui e vorrebbe di più da quel ragazzo che nonostante abbia paura dei sentimenti, inizia a coverne di profondi e veri per Tate.
I suoi occhi vagano lentamente per l'appartamento, come se stesse analizzando il mio commento. Vorrei poterlo ritirare, ma non ci provo nemmeno; probabilmente peggiorerei solo le cose.
Miles è costretto quindi ad affrontare il suo passato e comprende che la paura, il dolore, per quanto accaduto, rimarranno sempre e torneranno a bussare alla sua porta, ma saranno soppiantati da episodi belli e felici. Nessuno può cancellare ciò che è stato, ma vale la pena perdonare e perdonarsi per riuscire ad aprire nuovamente le porte all'amore.
Al solo pensiero sento la gola seccarsi. Prendo il bicchiere e bevo lentamente un sorso di succo d'arancia mentre cerco di elaborare quello che sta succedendo.
Mi sono davvero emozionata per la capacità di descrivere il dolore e le lacrime maschili, l'infinita tenerezza che suscitano, senza cadere nello smielato.
La Hoveer ha descritto un uomo distrutto dal senso di colpa, devastato da un errore che pensa di avere commesso volontariamente e da una corazza che solo l'arrivo dell'amore vero riesce a penetrare.
Non so perchè debba essere così difficile per lui pronunciare questa frase, ma la sua voce si spegne verso la fine, come se stesse cercando di impedire a sè stesso di terminarla.

1 commento on "L'incastro (im)perfetto (Colleen Hoover)"
  1. Mi fa davvero tanto piacere che questo libro ti sia piciuto. Secondo me è il suo più bello e ti consiglio assolutamente di leggere altri suoi libri perchè quest'autrice è davvero bravissima

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