Verso la luce (Simona Fagiolini)

il
30 settembre 2017
Buon sabato a tutti oggi vi presento la mia ultima lettura: un romanzo rosa affascinante e oscuro... Libro decisamente bello, ottima la trama che ha catturato la mia attenzione.
Spero di leggere presto qualcos'altro di questa autrice, ma continuate a leggere per saperne di più di "Verso la luce".

VERSO LA LUCE
Simona Fagiolini

Data pubblicazione: 14/06/2016
Editore: Self Publishing
Serie: Standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: romanzo rosa
Trama: Eva Neri è una giovane studentessa che arriva a Torino per frequentare l'università e nel contempo sfuggire ad un passato doloroso. Giulio Martini è un giovane scrittore in crisi, dopo aver avuto un successo fulminante in giovane età è in fase di stallo. Cosa si nasconde nel suo passato che getta ombre sulla sua vita?
La ragazza prende domicilio nella residenza dello scrittore diventando la sua assistente, l'incontro-scontro tra i due giovani porterà alla nascita di un sentimento sempre più forte che li farà avvicinare, a dispetto delle loro paure e timori. Quando sembra che tutto abbia preso la piega giusta una minaccia dal passato torna per dividere i due innamorati. Ma una storia d'amore che si rispetti ha bisogno del suo lieto fine...
Eva Neri è una giovane studentessa universitaria che inizia il percorso di studi a Torino con le due amiche di sempre, Serena e Linda. È una bella ragazza, con un fidanzato devoto e innamorato che la aspetta a casa, e a Torino è ospitata nella villa di Giulio, scrittore affermato e vedovo. Avevo immaginato Giulio come un ragazzo occhialuto, bruttino, pieno di efelidi... in realtà è molto affascinante e ha pochi anni più della protagonista. Il rapporto tra i due si alterna tra momenti burrascosi, litigi e fredda cordialità, forse un modo per Giulio di negare l'attrazione, non solo fisica.
Giulio ed Eva hanno entrambi un lutto molto doloroso alle spalle, s’incontrano in un terreno comune per entrambi, quello della scrittura, dove trovano sfogo tormenti dell'anima che vorrebbero essere gridati e al contempo nascosti anche a se stessi. L'affinità elettiva con Giulio è sempre più intensa, in un dialogo di anime e cuori che appartiene solo a loro, al punto che si allontana dal fidanzato e le stesse amiche vengono in qualche modo relegate a momenti ludici, quasi fanciulleschi, che perdono progressivamente di significato.
Linda suona il clacson. Passiamo un bel pomeriggio, vistiamo il museo egizio e la Mole Antonelliana. Mi tartassano di domande su Giulio, vogliono sapere tutto, sono tremende!
Giulio ha una cognata che nasconde un dramma interiore dietro la patina di donna affascinante ma ambigua e un amico, Luca, famoso psicologo, che ama psicanalizzare il prossimo con modi sicuramente poco ortodossi... Ha fatto della salvezza di Giulio quasi una missione di vita!
Il romanzo, sempre raccontato in prima persona da Eva, è suddiviso in due parti distinte abbastanza nettamente: mentre la prima si svolge nella fredda e nebbiosa Torino, la seconda si sposta nella solare Cordoba.
Ho avuto la netta impressione che questa scelta non sia stata casuale, perché rispecchia in qualche modo lo stato d'animo di Eva e il suo percorso verso la luce. La parentesi torinese si conclude con un dramma inaspettato che costringe la protagonista a trasferirsi in Spagna, a casa della madre.
Poi ho il desiderio irrefrenabile di uscire, di vedere il cielo, le stelle un'ultima volta: il mio addio al mondo. Mi dirigo verso la porta che è rimasta spalancata e mi soffermo sulla soglia. Fuori c'è la neve, è tutto bianco, sembra di essere su una nuvola.
Eva a casa della madre ricomincia, molto lentamente, a vivere; sembra che la vita da adulta assaporata a Torino sia improvvisamente regredita all'infanzia, a un ritorno nel nido caldo e accogliente della famiglia.

La netta separazione del romanzo porta a pensare a questo libro quasi come due storie diverse, se non fosse per Serena e Linda che la legano con un filo impercettibile Eva alla vita precedente e Luca, che con i suoi consigli, funge da trade union con Giulio.
“Beh, lo conosci, si tiene tutto il dolore dentro, ma io non lo lascio solo. Si è rimesso a scrivere. A volte lo scopro a osservare la palla di vetro sul camino e, in quei momenti so che non è qui con me ma è lontano. In quei momenti è con te in qualche posto segreto che appartiene solo a voi due.”
La trama è senza dubbio bella e significativa, due "anime nere" si aprono permettendosi di incontrarsi e rincontrarsi, guarire e perdonarsi, ma nonostante ciò ho fatto un po’ fatica a capire il percorso di liberazione di Eva dai fantasmi del passato. Sembra che tutto sia avvenuto un po’ magicamente, ma forse era proprio intenzione dell'autrice mettere un pizzico di magia, di follia e di puro divertimento per alleggerire un contenuto ricco di tinte fosche.

 


Il blog ringrazia l'autrice per la copia omaggio del romanzo
Scrivi il primo commento!
Posta un commento