UNA SCRITTRICE TROPPO BUGIARDA (EVELINE DURAND)

il
16 settembre 2017
Buon pomeriggio lettori/lettrici! Negli ultimi giorni mi sono messa in pari con alcune letture, tra cui “Una scrittrice troppo bugiarda”, un romanzo nato dalla penna di Eveline Durand, edito da Delrai Edizioni per la nuova collana digitale, Vega. Si tratta del primo libro della serie Too Much inaugurata proprio il 6 settembre 2017.

Una scrittrice troppo bugiarda
Eveline Durand

Data pubblicazione: 06/09/2017
Editore: Delrai Edizioni
Serie: Serie Too Much (#1)
Finale: Autoconclusivo
Genere:Romanzo rosa made in Italy
Trama: Patricia ha un sogno: quello di diventare scrittrice. Ma la strada per arrivare al successo non è poi così semplice. Tutti sembrano amare le storie piccanti e lei non è capace di scrivere scene spinte. Capitano a fagiolo, quindi, i diari della zia Brie, erotici e romantici al punto giusto, da cui trarre ispirazione.
Il ritorno di Samuel Fenwick nella sua vita, però, le fa capire che l’erotismo non è soltanto una favola da mettere per iscritto sul suo blog, ma è un desiderio che arde sottopelle e che brucia dentro fino a farle fare scelte azzardate e senza logica.
Una notte ancora, solo una, con un uomo ricco che le ha rubato il cuore da ragazza. Sembra volerlo anche lui, mentre lo sguardo le accarezza il corpo e le dice che non ha dimenticato. Pat non sa cosa fare, ma una cosa è certa: un uomo come Sam non può essere soltanto un’avventura, perché per lei Samuel è ancora il ragazzo sorridente e romantico che l’ha fatta sognare al faro, non l’uomo ricco e snob della famiglia che spadroneggia in paese.
Pat è una 26enne con un grande sogno nel cassetto: diventare scrittrice. Quest’attività però fatica seriamente a decollare a causa del suo scarso seguito e della poca attitudine a descrivere la sessualità presente però nei suoi racconti d’amore. Parallelamente al suo hobby, lavora nella tavola calda della città, vive la vita di una normale ragazza della sua età e si occupa della silenziosa e arzilla zia Brie.
Il vero amore non ha il potere di salvare tutto.
Quando si appropria dei bollenti, scandalosi, diari autobiografici di quest’ultima, il destino da narratrice della simpatica ed esuberante Patricia, muta profondamente e per tentare di risollevare le sorti della sua attività da autrice/blogger, decide di sfruttare i racconti della zia, arricchendoli e cambiando solo i nomi dei protagonisti e la location.  Nel giro di poco tempo il blog diventa meta fissa di moltissimi lettori e una casa editrice le offre un contratto irrinunciabile per la sua storia a capitoli.
Quasi contemporaneamente alla proposta editoriale, Pat incontra dopo tanti anni la sua vecchia fiamma, colui che anni prima le ha spezzato il cuore: Samuel. Quel Samuel Fenwick. Lo stesso Samuel Fenwick nipote dei ricchissimi signori Fenwick che abitano in città.
Pendente dalle sue labbra e con la mascella crollata in basso dallo stupore, distolgo immediatamente lo sguardo e ricatturo ogni singola parola che mi ha appena detto. <<Ti prego, non fare il cascamorto con me: è tempo perso, Sam.>>
Cedere alla tentazione offertale dal ragazzo, sarà impossibile per la nostra eroina che, tra le braccia di Samuel, si renderà conto che l’erotismo di cui, adesso parla liberamente nella sua pagina web, quello narrato prima di lei dalla zia, non è solo una mera illusione e l’avventura di una notte sarà seriamente difficile da dimenticare, al punto da rischiare di diventare un metro di paragone con eventuali incontri futuri tra Pat e le sue fiamme.
Tanto lo sapevo: noi donne siamo fatte così. Proviamo a persuaderci di essere in grado di rimanere distaccate, poi irrimediabilmente restiamo impigliate.
Quella prima notte tra Sam e la protagonista si rivelerà solo l’inizio di una sconsiderata serie di scelte azzardate e tramuterà, ancor prima che gli stessi protagonisti se ne rendano conto, in molto, molto di più; anche perché Samuel non è solo l’arrogante uomo d’affari dal carattere meschino tipico dei membri della famiglia Fenwick. Per Samuel, invece Pat è molto più che la simpatica e irriverente amica e aspirante scrittrice priva di scrupoli, pronta a umiliare la famiglia più in vista della città, dalle pagine del suo scabroso libro.
Mi ero impegnata a leggere non più di una riga qua e là, incuriosita dalla calligrafia della mia presuntuosa e silenziosa zia. Per niente al mondo mi sarei immaginata di ritrovarmi tra le mani le cronache bollenti delle sue spregiudicate acrobazie sessuali.
Un romanzo breve ma frizzante, questo di Eveline Durand. Una storia raccontata da una protagonista pronta a proferire battute pungenti e sagaci; una narrazione scandita da un ritmo allegro, scanzonato e irriverente, capace di una forte impronta di dolcezza nel suo finale, che arriva velocemente e che scalda il cuore con semplice tenerezza e il sorriso dolce sulle labbra.
Sam è sempre stato la mia spina nel fianco, ma quando si lascia andare a certi sorrisi è in grado di farmi sciogliere fino al midollo. Maledizione!
Impossibile non affezionarsi alla figura dell’anziana, arzilla e arguta zietta, chiusa da diversi anni in una sorta di mutismo selettivo, ma pur sempre pronta a creare scompiglio con i suoi modi di fare scherzosi e pungenti.
Il suo rapporto con Pat, ci si accorge subito, senza dover attendere sia la protagonista a dirlo, è davvero unico e speciale, caratterizzato dal reciproco rispetto e il carattere fumantino che le fa scontrare e incontrare in egual misura.
La storia di Pat, zia Brie e dell’arrogante ed enigmatico Samuel è così scaltra, accattivante, da attirare da subito chi legge sin dall’incipit, da quello scambio di battute sfrontate tra la protagonista e il responsabile dell’ospizio.
<<Insomma, è la Gossip Girl del pensionato!>> La battuta è riuscita a sfuggirmi di bocca così in fretta che non sono stata in grado di ricacciare indietro la risata di naso.
Un romanzo breve, ma più che altro preferirei definirlo conciso, il quale in poche ore permette di gioire della nascita di un sentimento dotato delle più sensuali sfumature di una forte impronta erotica ma mai volgare. Sempre elegante, in grado di far arrossire sì, ma portando alla luce anche un sentimento altrettanto potente e di rinnovare quello accantonato di personaggi che in un modo o nell’altro hanno segnato il destino di Patricia e Samuel.

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