Review party "VERSO LA BASE" (KATE STEWART)

il
25 settembre 2017

Buongiorno! Apriamo subito questa settimana densa di appuntamenti librosi, ospitando per la prima volta la recensione di un romance edito da Triskell Edizioni. Lo facciamo con il rp dedicato a “Verso la base”, nuova uscita in casa Triskell, che ha portato in Italia l’autrice Kate Stewart (presente a Roma nel giugno 2018 per il RARE) e la sua serie “Balls in play”.
L’ho letto in anteprima (grazie a Emanuela Graziani per l’opportunità) e non vedevo l’ora di parlarvene… perciò eccomi qui!

Verso la base
Kate Stewart
Data pubblicazione: 25/09/2017
Editore: Triskell Edizioni
Titolo Originale: Anything but minor
Serie: Serie Balls in play (#1)
Finale: Autoconclusivo
Genere: sport romance
Trama: Alice Boyd si è trasferita a Charleston per diventare un’istruttrice di volo, pensando di trovarsi a vivere un’esperienza alla Top Gun, ma scoprirà molto presto che la realtà è ben diversa.
Nonostante tutto, è determinata a fare di ogni giorno il migliore della sua vita, soprattutto dopo essere finalmente riuscita a sottrarsi al controllo della madre, un po’ troppo opprimente. Vuole sperimentare tutto ciò che la nuova città ha da offrire, inclusa la squadra di baseball e il suo lanciatore di punta, Rafe Hembrey.
Rafe non è pronto per i sentimenti che Alice risveglia in lui. È ancora in attesa della convocazione nella Major League, e quella in corso dovrebbe essere la sua stagione decisiva. Eppure scopre che c’è qualcos’altro nella sua vita che può renderlo felice…

La storia raccontata in queste pagine è quella della giovane Alice Boyd e del giocatore di baseball Rafe Hembrey. Lei è una promettente istruttrice di volo, ossessionata dia film anni ’80, innamorata del personaggio Jake Ryan, con una strana ossessione per le ricerche su Google (“googla” qualsiasi cosa) ed è una nerd sui generis. È cresciuta con il mito di Top Gun e per questa sua idea, nonché per fuggire al troppo stretto controllo della madre, ha accettato un lavoro a Charleston (Carolina del Sud) per fare l’istruttrice alla Boing.
Se volevo una parvenza di vita normale, dovevo andarmene lontano da lei, dove non avrei dovuto sentirmi in obbligo di riferirle ogni mio spostamento.
Nella nuova città scoprirà il vero significato del termine “vivere” e si butterà in qualsiasi esperienza per nutrire il suo assettato spirito di conoscenza e avventura. A Charleston scoprirà che ogni giorno è il più bello della sua vita e proprio in uno di questi favolosi giorni di scoperta, inizia a frequentare lo stadio di baseball e proprio lì, durante la partita, farà l’incontro più bello di tutti: Rafe “Bullet” Hembrey.
Nemmeno nei miei sogni più sfrenati avevo immaginato che assistere a una partita di baseball avrebbe cambiato il corso della mia vita così drasticamente. 
Bullet non è solo il talentuoso e bellissimo lanciatore, ma è la star locale, una promessa per la Major League e un playboy. Per lui le donne sono un passatempo, niente di più, solo qualcuno che può soddisfare i suoi bisogni per qualche ora. L’arrivo di Alice, con quel fascino tutto particolare, mette tutto in discussione, persino l’attesa di quella chiamata che attende da tutta la vita e che quando arriverà significherà successo assoluto e il dover lasciare la città che chiama "casa".
Ciò nonostante, Rafe non può e non vuole perdere l’occasione con l’imbranatissima Alice (che in un primo momento fa di tutto per resistergli) e per la prima volta il baseball non rappresenta né una priorità e nemmeno tutto se stesso; il suo tutto, il suo centro, in breve è diventata Alice, che con le sue stranezze e la sua inconsapevolezza, ha scombussolato la predestinata vita del bellissimo giocatore. A volte bisogna saper cogliere le palle giuste che lancia il destino…
Alice riusciva a farmi sentire... completo e non in piccole dosi, ma tutto in una volta. In un certo modo era travolgente. Lei mi rendeva ancora nervoso, ma non in maniera inquietante. In un certo senso dava dipendenza pura.
Di primo acchito la storia tra l’istruttrice e l’atleta sembra ridicola, sbagliata, mal assortita: lei è ingenua, inesperta, mentre lui è un uomo fatto e formato, più che esperto nel mondo che li circonda. Ma queste loro diversità e le differenze caratteriali, saranno la loro forza.
<<Penso che tu sia appassionato, gentile e un amante formidabile. Penso che in campo tu dia tutto il tuo cuore e che fuori dal campo invece cerchi di proteggerlo.» 
C’era qualcosa in lei che non riuscivo a togliermi di dosso. Forse era la sua innocenza, la sua onestà o, forse, era soltanto lei.
Nel complesso è stata una lettura molto più che soddisfacente, ma sinceramente per le prime 90/100 pagine ho temuto di restarne delusa ed ero sconfortata perché avevo aspettative altissime per questo romance. Si alcune scene sono state divertenti e non nego di aver soffocato più di una risata, ma sarà per la struttura dei capitoli o per una mia predisposizione emotiva sbagliata, fatto sta che non riuscivo a entrare pienamente nel racconto.
Per fortuna le cose sono migliorate, riuscendo a stemperare l’apatia sentita inizialmente. Sì, i vari salti temporali non sempre ben definiti, ma dati dalla deduzione logica, hanno rappresentato una certa fonte di fastidio perché ci sono intere pagine dove la storia e il tempo scorrono con scambi di sms e null’altro.
È però, nel complesso risultata una seconda parte molto più scorrevole e accattivante, con un buon equilibrio dei vari elementi che compongono questo romanzo, senza farlo scadere in un mero erotismo ma mantenendone una significativa sfumatura e inserendo spesso e volentieri battute o scene ironiche di forte impatto.
La narrazione, a doppio pov, segue un registro colloquiale che regala dolcezza e ilarità a questo sport romance dove baci mozzafiato, spirito sportivo, amore e fiducia, sono elementi ricorrenti.
Non si soffrono particolari patemi per questa coppia e sono così brevi e risolti talmente velocemente che non fanno soffrire il lettore chissà quali patemi, svelando nella comunicazione la chiave del successo di un rapporto.
Prima cosa, tu sei fuori di testa, hai appiccato il fuoco in casa mia. Ma ti perdono perché in un certo senso mi piace che tu sia gelosa, quindi sono disposto a lasciar perdere. Due, la domenica alleno una squadra di ragazzini. Non distribuisco magliette alle donne con le quali faccio sesso. Ti voglio, Alice. L’altra notte ti ho chiesto di essere mia. Quale parte non capisci?
È stata una lettura tutto sommato piacevole, che ha allietato un paio di serate altrimenti prive di senso e spero di poter leggere presto il secondo libro di questa serie dove baseball e vita reale si fondono.

https://open.spotify.com/user/authorkatestewart/playlist/2mkzgEAwaFcfs04sqtFr40


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