"L'ULTIMA NOTTE AL MONDO" + "ERO CONTENTISSIMO" (Bianca Marconero)

il
15 agosto 2017
Buon pomeriggio Readers, mentre tutti si apprestano a festeggiare questo Ferragosto, io sono qui nella mia desolata “Terra di Mezzo” a leggere libri su libri. La recensione di oggi è un po’ lunga perché questo di cui vi parlo è un romance particolare e include la recensione, brevissima, della novella/prequel. 
La mia quasi conterranea Bianca Marconero, qualche settimana fa ha pubblicato con Newton Compton questo contemporary dal titolo “L’ultima notte al mondo”, la storia dolce e speciale di Marco e Marianna, in cui la canzone di Tiziano Ferro non solo fa da colonna sonora ed è il titolo alla storia, ma conferma il suo significato. Inoltre è la chiave d’interpretazione di una coppia di protagonisti così diametralmente opposti da trovare nei rispettivi estremi il punto di contatto. Come due strade congiunte al contrario.

L'ultima notte al mondo - Ero contentissimo
Bianca Marconero

+ 1/2
Data pubblicazione: 29/06/2017
Editore: Newton Compton Editori
Serie: Standalone + Novella
Finale: Autoconclusivo 
Genere: Contemporary Romance
Trama: Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano…
Marco, detto Riccio per la sua folta e scompigliata chioma nera e crespa, è un tecnico di un’emittente tv bolognese; ha un passato disastroso ma anche una laurea in filosofia, passione e talento. Non è mai stato innamorato se non di Marianna (la sua ex compagna di classe) e dopo 5 anni, per puro caso, quando la rincontra si scopre ancora perso di e per lei. Marianna Visconti è l’unica che lui ha sempre amato e lei non l’ha mai degnato di un saluto o poco più. È la figlia di un personaggio illustre di Bologna ed è succube della stessa società da cui viene e che le ha costruito un futuro che non sente nemmeno suo: dalla madre così perfetta fuori ma povera nell’animo, ai pregiudizi con cui crede, al fidanzato storico che lei vede perfetto ma che è l’incarnazione della falsità. In pratica Marianna è un leone in gabbia, sedata dalla società in cui vive e lavora. Quando rivede Marco, è rientrata da Boston dove ha studiato, Luca l’ha lasciata dopo quasi 8 anni di fidanzamento e ora che è a Bologna ha iniziato il praticantato nello studio legale dove Riccio sta facendo le riprese per l’emittente dove lavora. Marianna è persa, sconvolta e farebbe di tutto per riconquistare il suo Luca e dimostrargli che non è prevedibile nelle sue scelte come lui, e non solo lui, crede.
È così che si ritrova a lavorare fianco a fianco con Marco, in un programma a sfondo sociale ideato dallo stesso personaggio che lei disprezza da 10 anni. Nelle settimane in cui stanno fianco a fianco, mentre Marco trattiene le sue emozioni per la principessa bionda dagli occhi azzurri, la sofisticata e altezzosa Marianna, scoprirà in Marco una persona diversa da quella che al liceo aveva mal giudicato, lo stesso ragazzo che la tormentava e che l’ultimo anno fu trovato con della droga.
Siamo stati interrotti dalla vita e dalle scelte sbagliate. Ma ora, nella luce che cala, con un tramezzino in mano, io ho la sensazione fortissima che pure noi, dopotutto, possiamo ricominciare.
Un bellissimo moro, alto e ben piazzato, che ha fatto delle sue ferite una forza e che si rivelerà essere molto più che un amico sincero. Seppur con una certa difficoltà e con tempi di reazione lunghi e dolorosi, si renderà conto che non solo Marco nella sua vita è un bene ed è dipendente da lui, senza di lui non respira, ma se ne innamora, perdutamente.  Proprio come la ama Marco, anche se non lo ammette. Da sempre e per sempre, indipendentemente da tutto quello che la vita riserverà.
Ho sviluppato una sorta di dipendenza psicofisica da questo ragazzo. Se non posso dargli li buongiorno, le giornate non iniziano e se non gli do la buonanotte, non finiscono. Non sapere dove pranza mi fa passare l'appetito, non sapere con chi sta scalfisce le fondamenta della routine. Non ingrano. E per quello che riguarda la sfera fisica, fa un gran freddo, da quando lui non c'è.
Sfruttando la narrazione a due voci, la Marconero ci introduce nelle vite di questa coppia bolognese che prima di trovare il senso di sé, affronterà gli steps normali di una relazione che nasce e le insidie dei nemici (non solo persone, ma anche pregiudizi, silenzi, paure, passato, presente e futuro).
#LUNAM è una storia che mi è entrata nel cuore sgomitando contro il mio umore che non me la faceva apprezzare, ma mi metteva dinanzi a tutto il fastidio che provavo nei confronti di una protagonista debole, noiosa, immatura e codarda. Leggevo nella speranza che questa post adolescente, la smettesse di crogiolarsi nel suo egoismo e affrontasse la vita come una 24enne con una vita da vivere e mille possibilità di ricominciare senza problemi. L’ho odiata per il suo tardivo moto di ribellione verso tutti quelli che l’hanno sempre circondata e ho odiato il suo modo di parlare come una sciocca adolescente troppo cresciuta: quel modo di nominare la migliore amica riferendosi alla “Best” è un qualcosa che mi ha fatto ringhiare dal nervoso ogni volta che la parola compariva. Quel modo di parlare chic, infantile e stupido. L’ho poi continuata a disprezzare nella sua codardia nel non confessare il proprio errore. 
<<Saresti solo tu>> mi dice, <<l'ultima notte al mondo, io la passerei con te>>. E sarà che non canta più, sarà che mi guarda e io affogo, ma questo un colpo che arriva senza filtri, Esplode al centro del buco che ho nel cuore.
Di contro l’immatura Marianna, c’è però il pezzo forte del romanzo: Marco, l’alter ego della signorina con il Porche e le carte di credito. Lui ha la Vespa, arriva a stento alla fine del mese, vive in un capannone che sembra uno spazio dell’Ikea. È premuroso e maturo. Si è fatto da solo e nonostante la durezza del suo carattere sa essere dolce e vero, non costruito come quelli del mondo super chic e falso della Bologna bene.
Entrambi peccano in quanto a comunicazione: lui non chiama mai le ragazze, lui non chiede, piuttosto patisce, mentre Marianna dal canto suo tace per vergogna.
La comunicazione è quindi un po’ il filo conduttore di questo romanticissimo libro, dove il pregiudizio e il rancore, pagina dopo pagina, lasciano dapprima spazio alla fiducia, poi all’amicizia e infine all’amore. Anche quando tutto sembra perduto. La comunicazione è la chiave delle verità non dette e delle seconde possibilità, anche quando sembrano esaurite… perché c’è sempre “l’ultima notte al mondo”.
Non importa quanto è terribile la tempesta. Possiamo trovare la forza di nuotare se qualcuno ci aspetta sulla riva, con la mano tesa e la convinzione che valga la pena salvarci.
Marco non è un cattivo ragazzo, nonostante quello che la società pensi di lui. Marco è… Marco, semplicemente. È il diverso, ma poi diverso da cosa? Da chi? È tutto il contrario della personificazione del male che gli hanno dipinto addosso. Il suo cuore è puro, leale e sincero e lo è al punto di rischiare nuovamente il suo futuro e il suo cuore. Di nuovo per l’unica donna che ha sempre amato: la meravigliosa e inarrivabile Marianna.
Perchè forse è così che si perdono le persone.
Evitando di restare al loro fianco.

Questo è sì un romanzo rosa di una storia di fantasia, ma la semplicità di Marco, il fattore del pregiudizio della società e lo stile fluido e diretto dell’autrice, rendono la situazione così reale che nulla vieta a qualcuno di rispecchiarsi nella storia dei due bolognesi., anche solo per piccoli frammenti. Tutti hanno sofferto per amore, c’è chi patisce ancora, c’è chi ha sacrificato tutto per un amore anche se non ricambiato.  Sì, Marco e Marianna sono romanzati ma non poi troppo distanti da tante realtà contemporanee.
L’autrice sapientemente ha creato una storia che potrebbe essere una leggenda e ha dato un nuovo volto alla figura del bad boy. Se prima era solo un’illusione che il cattivo ragazzo avesse un fondo di bontà sepolta nel dolore e che le principesse fossero le figure da salvare, con LUNAM, i confini di questi caratteri sono stati ridefiniti e le principesse sono le cattive ragazze e i “bad boy” etichettati come tali sono i principi da salvare.
Interpretiamo i silenzi rivestendoli talvolta di speranza e talvolta di paure. Ci disegnamo dentro sogni e incubi.
Eppure, forse, il torto più grosso che si può fare a un desiderio è tenercelo per noi. Non difenderlo dall'equivoco, permettere che venga frainteso e sbranato dalla paura.

L’ultima notte al mondo è la materializzazione di tutte le emozioni umane, che l'autrice ha gestito e offerto ai lettori in modo fine e musicale, perché é impossibile non pensare a questo libro e scinderlo dal significato della canzone omonima di Tiziano Ferro. Perché é confermato in questo romanzo, con la storia di Marianna e Marco, che l'ultima notte al mondo é il tempo dei nuovi inizi, non quella dove le cose finiscono. Dove l'Amore Vero é in grado di far finire il mondo, pur vincendo la fine stessa. #LUNAM é tutte le volte che l'amore vince su tutto e su tutti.


NOVELLA/PREQUEL "ERO CONTENTISSIMO" 
Ero contentissimo è il prequel del romanzo di cui vi ho appena parlato ma può essere letto anche alla fine del romanzo. Nell’edizione cartacea romanzo e novella sono parte di un unico libro e sono inseriti nell’ordine citato, ma nella versione ebook sono stati separati. Più che una novella di un centinaio di pagine è la lunga confessione che Marco fa sulla tomba del suo defunto padre. Una confessione lunga, sofferta, carica di nostalgia tra le altre cose.
Tu ci credi nelle magie nascoste dentro gli attimi? Io sì.
Chi parla è un Marco neo 18enne che rivela due segreti importanti, fondamentali, al genitore appena deceduto. È un momento di raccoglimento mentre ripercorre i 5 anni del liceo appena trascorsi, sviscerando la sua difficoltà di integrarsi, la sua cotta per  Marianna e tutti i fatti salienti di quei 5 anni, fino al momento in cui per lealtà verso Luca e per risparmiare dolore alla ragazza che ama, confessa una colpa non sua. La colpa che gli ha rivoluzionato la vita e lo ha costretto alla fuga da se stesso e dalla società, nella speranza che forse altrove sarà possibile ricominciare a respirare, a vivere.
È un prequel dove la sofferenza di un ragazzo solo al mondo è tangibile come il suo dolore. È un sentimento così forte che sembra afferrarti il cuore e lo tiene stretto in una morsa di ferro e ghiaccio.
Cinque fasi in cui Marco, diventato uomo nell’arco di qualche ora, ci racconta come tutto è iniziato è finito. Come, quando e perché… tutto insieme, per scusarsi e dire grazie a chi c’è sempre stato e ora non c’è più. Ora, in quel momento c’è Marco. Una pagina bianca su Londra.
Scusa per tutto e grazie. Grazie per sempre.

Ora, volete immergervi in questa lettura in modo totalizzante e intenso? Ecco qui una playlist creata sfruttando le citazioni di autori e cantanti nominati nel libro; immancabile Tiziano Ferro con i titoli omonimi del romanzo.
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